Quest’anno con la professoressa Zanini siamo parte di un progetto molto importante, il Progetto Prometeo. Questo progetto si divide in 3 incontri. L’associazione Prometeo è un’associazione di volontari, nata a Milano. Diffonde informazioni riguardo all’AIDS nelle scuole e non solo. Il nome Prometeo deriva dall’eroe greco omonimo, che rubò il fuoco agli dei per darlo agli uomini. L’idea è di fare accendere in mente alla gente delle “scintille”, in modo che tutti sappiano qualcosa in più riguardo all’AIDS.
1° incontro: Sono venuti Giovanni e Clara, 2 volontari, a presentarci il progetto e a farci capire qualcosa in più sulla malattia. Per prima cosa ci hanno fatto compilare dei test riguardo all’AIDS. Non eravamo troppo preparati… Dopo un giro di nomi Giovanni ci ha proposto di fare un “brain storming”, che significa tempesta di idee. Infatti in cerchio abbiamo detto tutto ciò che ci veniva in mente riguardo all’Aids, e, divisi i termini in categorie, questo è ciò che è venuto fuori.
MEZZI DI TRASMISSIONE: sesso, sangue, siringhe, sperma, trasfusione, apparato riproduttore, droga, pene, vagina, piercing, tatuaggi, lesioni cutanee, ciclo mestruale, contatto.
PRECAUZIONI: preservativo, sterilizzazione degli strumenti.
CONSEGUENZE: morte, debolezza, diarrea, perdita dei capelli, dolore, discriminazione, lesioni cutanee, febbre, ospedale, prolungamento della vita.
DESCRIZIONE DELLA MALATTIA: HIV, virus, infezione, inguaribile.
2° incontro: Sono venute Paola e Caterina, 2 dottoresse volontarie del Meyer, in cui c’è un laboratorio specifico dell’AIDS. Inizialmente ci hanno parlato della storia dell’AIDS. Il significato di AIDS è sindrome da immunodeficienza acquisita. E’ stata scoperta negli USA nel 1981. L’infezione dell’HIV è nata in Africa, negli anni ’50 dalle scimmie. L’HIV è un virus, cioè un elemento di distruzione per le cellule, che si trasmette attraverso il sangue, le secrezioni genitali e il latte materno. Ci sono 2 tipi di HIV, l’1 e il 2. L’1 è diffuso nei paesi industrializzati, il 2 principalmente in Africa. L’HIV distrugge il sistema immunitario, infatti si moltiplica e distrugge i linfociti T4. Per questo l’organismo non riesce a creare anticorpi, diventando così mmunodeficiente.
La differenza tra l’AIDS e l’HIV è che l’Aids è la malattia e l’HIV è il virus. Quest’ultimo porta infezioni opportunistiche, cioè malattie non gravi ma che nei sieropositivi lo diventano. Ma che vuol dire sieropositivo? Un sieropositivo è una persona che ha gli anticorpi contro un virus specifico. A quel punto si creano 2 “eserciti”, uno di anticorpi e uno del virus. Molto spesso gli anticorpi non ce la fanno ad annientare il virus, proprio perché il virus colpisce le cellule che li producono, cioè i globuli bianchi. Il periodo finestra è un periodo variabile in cui si formano gli anticorpi. Quando gli anticorpi si sono prodotti si ha la sieropositività e il periodo finestra finisce.
Una persona ha l’AIDS quando si presentano i sintomi dovuti all’HIV. La sieropositività è la fase iniziale della malattia, che può essere breve o durare anni. Dopo la sieropositività arrivano i sintomi, e si ha l’AIDS conclamato. L’AIDS si può curare, attraverso i farmaci antiretrovirali, ma non guarire. I farmaci prolungano la vita del paziente. Non si può essere a rischio di AIDS, però ci sono dei comportamenti a rischio, come l’uso di droghe con siringhe non sterilizzate, quindi sporche di sangue infetto, o rapporti sessuali non protetti.
Ci sono vari tipi di trasmissione. La trasmissione verticale avviene dalla madre al bambino. Può avvenire durante il parto per il contatto con il sangue o le secrezioni vaginali infetti, nella gravidanza quando il virus penetra la placenta, o dopo con l’assunzione del latte materno. Per proteggere il figlio si può ricorrere al parto cesareo o dare alla madre durante la gravidanza medicine apposite.
Per sapere se si è infetti si fa un test all’ospedale, cioè un prelievo del sangue. Il test va fatto in 3 momenti. Il primo va fatto dopo il comportamento a rischio, il secondo dopo 3 mesi e il terzo dopo 6 mesi.
Infine abbiamo analizzato qualche dato. La regione italiana dove l’AIDS è più diffuso è la Lombardia. Nel mondo il paese con più contagi è l’Africa, e anche la Russia è piuttosto colpita. In Africa il 68% della popolazione è sieropositivo, che è molto colpita per la bassa informazione, per gli ospedali troppo lontani dai villaggi e per lo scarso igiene. Inoltre i farmaci sono costosi e molte persone non se lo possono permettere. Dopo questa lunga spiegazione Caterina e Paola ci hanno lasciato con la mente invasa da parole complicate e lunghe definizioni. E voi avete capito qualcosa? Se non siete collassati sulla sedia restate con noi, e scoprite cosa abbiamo fatto nel nostro terzo incontro.
3° incontro: Giovanni è tornato a farci visita. Ci ha diviso in 3 gruppi, e ci ha distribuito dei bigliettini con un piccolo testo che rappresentava diverse situazioni di pericolo. Dopo aver inventato una storia riguardo a quel testo, abbiamo recitato la scenetta davanti al resto della classe, che la professoressa Zanini ha filmato nonostante la scarsa preparazione di noi ragazzi. Dopo aver visto tutte le scenette abbiamo parlato del modo per evitare queste situazioni di pericolo. Dopo il “teatro” Giovanni ci ha fatto fare lo stesso test eseguito durante il primo incontro, e ha notato un miglioramento.
Per finire ci ha detto che noi ragazze e i ragazzi dovranno scrivere 2 lettere in inglese per 2 classi del Kenya. Con loro, tramite video conferenza, dovremo poi parlare di tutto ciò che riguarda l’AIDS. Non vediamo l’ora di scoprire come sono fatti quei ragazzi e com’è il loro modo di vivere. Speriamo di avervi fatto imparare qualcosa in più sull’AIDS, e sulle precauzioni da prendere in casi non protetti.
A cura di Stella e Margherita.
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