Aspettavano di entrare in classe ieri, poco dopo le otto di quella mattina. Circa 200 studenti, bambini e adolescenti erano davanti al cancello della scuola ebraica di Tolosa, quando il killer, a bordo di uno scooter nero, casco in testa, ha raggiunto l’ingresso e ha aperto il fuoco senza pietà. Sparava all’impazzata. Le vittime sono state cinque: tre (due bambini ed una maestra) sono morti all’istante, uno in ambulanza e l’ultimo è in gravi condizioni all’ospedale. Due dei ragazzi, avevano la nostra età, cioè dai 10 ai 15 anni.
Ieri sera noi ci stavamo annoiando davanti alla televisione, a guardare i soliti film, quando, durante la pubblicità, vediamo il TG di 60 secondi. Rimaniamo pietrificati davanti a questa tragedia… Pensare che quella mattina eravamo davanti alle nostre scuole, a chiacchierare e divertirci con gli amici senza sapere ciò che stava accadendo nello stesso momento, in Francia.
Ci spaventa pensare alle ingiustizie e alle violenze che si creano all’interno di un paese civile e sviluppato come la Francia. Quando sentiamo cose molto lontane da noi, in paesi sconosciuti, ci fa meno paura, anche se sono ugualmente gravi, ma sentirle avvenire in un paese simile al nostro, ritenuto civile, con regole simili alle nostre, ci fa molto preoccupare.
Oltretutto qualche mese fa è successo un episodio razzista, analogo a questo anche a Firenze; un italiano ha sparato a due venditori ambulanti senegalesi (di colore) morti sul colpo. Siamo molto disorientati e impauriti di fronte al diffondersi di questi gesti di violenza estrema.
A cura di Mira, Sabina e Cosimo
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