La battaglia di Waterloo si svolse il 18 giugno 1815 fra le truppe napoleoniche e gli eserciti di parte degli Stati aderenti alla coalizione. Fu l’ultima battaglia di Napoleone Bonaparte e segnò la sua definitiva sconfitta. È stata una delle battaglie più cruenti. La battaglia in realtà fu nel territorio del villaggio belga di Mont-Saint-Jean, situato a 5 chilometri dalla cittadina di Waterloo, nella quale si trovava il quartier generale del Duca di Wellington,generale delle truppe inglesi.
Il combattimento durò circa otto ore, nelle quali morirono oltre 48.000 soldati. Napoleone voleva attaccare le forze alleate alle sette del mattino, bombardandole con l’artiglieria ma, dato che era piovuto a dirotto tutta la notte e il giorno precedente, non riuscì a muovere i cannoni prima di mezzogiorno. Quindi l’altro maresciallo Michel Ney e le sue armate partirono alla carica. Però le truppe inglesi erano posizionate su un rialzo quindi le armate di Michel Ney furono costrette alla ritirata. Ben presto le armate prussiane apparvero in lontananza sulla destra dei francesi.
La strategia di Napoleone era stata quella di dividere i suoi avversari e affrontarli separatamente ma non ci riusci’. L’ultimo attacco francese, disperato, fu sferrato dalla unità più forte dell’esercito Francese “Vecchia Guardia” nel quale Napoleone sperava di più, ma fallì. Nello stesso momento i francesi non poterono più contenere l’esercito prussiano. Uno dei fattori decisivi per l’esito finale della battaglia fu la pioggia torrenziale notturna che ridusse a brandelli il morale delle truppe francesi. In seguito a questa battaglia Napoleone fu esiliato a Sant’Elena, dove morì sei anni dopo, il 5 maggio 1821. Ancora oggi nei pressi di Waterloo è ricordata la grande battaglia.
Io ho scelto di parlare di questa battaglia perché mi incuriosisce molto Napoleone in generale la storia. Questa battaglia fu molto importante perché se Napoleone avesse vinto avrebbe avuto la possibilità di conquistare il mondo e forse la storia dell’Europa sarebbe stata diversa.
Fabrizio Ciatti
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