Larderello è una frazione del comune di Pomarance, in provincia di Pisa, sulle Colline Metallifere a 390 metri di altitudine. Il paese conta 850 abitanti ed è in parte proprietà dell’ENEL. Larderello produce il 10% dell’energia geotermica mondiale, con un ammontare di 4800 GWh annui, dando energia ad un milione di case italiane. Il Guinness dei primati 1988 riportava:
« il reparto Perforazioni dell’Enel di Larderello, ha compiuto a Sasso Pisano in provincia di Pisa, la trivellazione di un pozzo geotermico che ha raggiunto, il 3 dicembre 1979, la profondità massima di 4093 metri. Il pozzo denominato ‘Sasso 22’ è stato realizzato tra l’8 marzo 1978 e il 24 gennaio 1980 da un punto posto a 415 metri sul livello del mare »
Si trova al centro della cosiddetta “Valle del diavolo”, così chiamata a causa del suo paesaggio caratterizzato dalla presenza di soffioni boraciferi con le caratteristiche colonne di vapori bianchi (già noti all’epoca di Dante Alighieri e a lui ispiratrici dei paesaggi de “l’Inferno”).
Il paese prende nome da François Jacques de Larderel, industriale livornese di origine francese che intorno al 1827 perfezionò l’estrazione dell’acido borico dai fanghi dei cosiddetti “lagoni”, già iniziata con metodi poco efficienti nel 1818. Fu il processo di disboscamento innescato dall’utilizzo crescente di legna a indurre de Larderel a sfruttare direttamente il vapore naturale allo scopo di far evaporare l’acqua per ricavarne l’acido borico.
Presso la località di Larderello, è ubicata la stazione meteorologica di Pomarance Larderello.
A Larderello, si trova il Museo della geotermia oggetto di frequenti visite scolastiche. inoltre a Larderello è possibile visitare il foro, un grande soffione che viene aperto dal personale durante cadenze stabilite, nella vallata adiacente di Sasso Pisano è invece possibile osservare le manifestazioni geotermiche naturali, quali le famose fumarole, i geyser, ed i piccoli vulcani. Il 20 aprile del 2010, a Larderello, è tenuta la giornata nazionale della Geotermia, a cui hanno partecipato più di 300 ragazzi e geologi.
Giulia Montelatici
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