Una squadra di astronomi spagnoli, dell’Università di Huelva e l’Istituto di Astrofisica dell’Andalusia, osservò l’undici di settembre di 2013 il più grande impatto di una roccia contro la Luna. Il ritrovamento si realizzò attraverso due telescopi del PROJECTO MIDAS, Sistema di Rilevamento ed Analisi di Impatti nella Luna, ed è stato pubblicato nella rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
L’impatto del meteorite che aveva una massa di circa 400 chilogrammi ed un diametro di tra 0,6 e 1,4 metri, produsse un scintillio di 8 secondi, quasi tanto brillante come la stella Polare. Entrambi i dettagli trasformano questo impatto nella collisione più potente e più luminoso osservati fino ad ora.
La collisione ebbe luogo ad alcuni 61.000 chilometri per ora nella zona conosciuta come Mare Nubium (Mare delle Nuvole) e l’energia implicata nell’impatto fu l’equivalente alla detonazione di circa 15 tonnellate di TNT.
Abitualmente, questo tipo di impatti di rocce, che tecnicamente si conoscono come meteoroide, hanno luogo a velocità di decine di migliaia di chilometri per ora, per quello che le rocce normalmente fondono ed evaporare quasi istantaneamente sbattendo. Lo scontro, produce una repentina salita della temperatura che provoca un scintillio visibile dai telescopi della Terra, ma che normalmente non dura più di una frazione di secondo. Col risultato che questo impatto sia stato tanto memorabile per il mondo astronomico.
si può benissimo trovare il video in questo link: https://www.youtube.com/watch?v=hXG00fpBH_k
JESUS SEDANO VIDAL
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