Cronaca Scolastica

Articolo guardia di finanza: “Pianeta Droga”

24 Feb 2012

Giovedì 16 febbraio abbiamo assistito, noi della classe 3F insieme a tutte le altre terze della scuola partecipanti al progetto “Pianeta droga”, a una dimostrazione su come lavorano i cani nelle operazioni antidroga. Ci hanno cominciato a spiegare come vengono addestrati  i cani antidroga: i due principi fondamentali che i loro addestratori seguono durante la formazione dei cani sono: l’istinto di giocare sempre e l’olfatto molto sviluppato.

Fin da cuccioli vengono fatti giocare con un “panetto”, come lo chiamano in gergo poliziesco: un asciugamano arrotolato che deve simulare i panetti di droga;

successivamente mettono nel panetto l’odore della droga impregnando della cellulosa, così da non nuocere agli animali.  Poi comincia la fase di addestramento a ritrovare la droga, o meglio il panetto, unico gioco concesso ai cani, prima solo con la vista, poi solo con l’olfatto. Quando riescono a scovare la droga, o meglio il panetto, subito ricevono come ricompensa carezze e il gioco, consistente in una pallina di gomma. Per i cani antidroga scovare i panetti è solo un gioco e lo fanno molto volentieri.

Dopo la spiegazione ci hanno fatto vedere una dimostrazione di come agiscono i cani coi loro addestratori, e per farlo ci hanno portato Lila, un pastore tedesco cucciolo. Hanno disposto in cerchio delle borse per simulare un nastro trasportatore dei bagagli in aeroporto. Inizialmente il cane annusava ma non riconosceva niente, poi hanno sostituito una borsa con un’altra che conteneva la cellulosa, simulante la droga. Lila ha subito scoperto dove si trovava e ha subito ricevuto le carezze e le sue palline di gomma, con cui ha giocato per 5-6 minuti.

Mi è piaciuto molto questo incontro per diversi aspetti: uno era il fatto che l’addestramento del cane è sempre basato sul gioco, senza nessuna costrizione né obblighi; poi mi ha colpito il fatto che l’agente che ci ha spiegato come funziona l’addestramento fosse stata la prima donna italiana a praticare quel lavoro.

Infine ho avuto la possibilità di arricchire le mie conoscenze sul mondo della droga e su come si può combatterlo.

Marta Bafile

 

 

 

 



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