A scuola ci stiamo occupando di relazione tra extracomunitari e italiani e di casi di eventuale discriminazione in Italia. Nella nostra ricerca abbiamo trovato un caso molto conosciuto, ma ancora interessante e significativo, di un paio di anni fa che è tornato alla ribalta recentemente; lo vorremmo riproporre a tutti i ragazzi.
Due anni fa è accaduto che nella città di Adro (Brescia) un gruppo di genitori extracomunitari non aveva pagato la mensa scolastica dei propri figli, noi pensiamo che sia a causa della mancanza di soldi (9 famiglie in tutto). Il sindaco di Adro il sig. Oscar Lancini, insieme alla giunta comunale, decise di sospendere il servizio mensa ai bambini dei genitori morosi. I bambini si sono ritrovati così a mangiare pane ed acqua mentre gli altri bambini mangiavano “normalmente”.
Un uomo, che voleva restare anonimo ma poi si è rivelato (il sig. Silvano Lancini), ex insegnante e imprenditore (omonimo del sindaco), venendo a conoscenza dei fatti, trovò davvero ingiusto che quei bambini mangiassero solo pane ed acqua davanti ad altri che mangiavano cibo “normale” e si indignò così tanto che pagò la mensa per loro (10.000 euro in tutto). Scrisse anche una lettera pubblica ai giornali per spiegare le motivazioni della sua scelta, dove ricordò che un giorno avremmo potuto avere bisogno dell’aiuto di questi bambini (un giorno questi stessi bambini, grandi, avrebbero potuto, per lavoro, essere coloro che ci accudivano da vecchi a casa, in un ospedale, in un ospizio, lo avrebbero fatto? O ci avrebbero contraccambiato?). Non solo il sindaco di Adro espresse la sua disapprovazione per questo gesto generoso ma persino molti genitori degli altri bambini si schierarono contro l’iniziativa del benefattore.
Le famiglie che protestavano trovavano ingiusto pagare questa mensa normalmente mentre altri si permettevano di non farlo, mostrando però così di non aver molta solidarietà nei confronti di persone in difficoltà.
Il fatto è tornato alla ribalta perché quest’anno il presidente della nostra Repubblica, Napolitano, ha premiato Silvano Lancini conferendogli il nome di Cavaliere della Repubblica perché ha fatto questo gesto onorevole. Ha voluto così dare un segnale in direzione della solidarietà che a volte manca nel nostro paese. Ha però scatenato nuovamente la reazione del sindaco di Adro che ritiene quest’onorificenza un insulto a tutto il suo paese in quanto premia una persona ricca che secondo lui ha sfruttato la situazione per fini personali (fare pubblicità alla propria azienda) e fa passare i suoi concittadini come razzisti ed egoisti.
Noi, però al contrario, non riteniamo giusto che dei bambini non ricevano il pasto durante la mensa, anche nel caso in cui i genitori non abbiano potuto pagare perché, a nostro avviso, i bambini non c’entrano e non vanno fatti sentire a disagio; riteniamo che chiunque intervenga per migliorare le cose o per donare a chi non ha, compia un gesto rispettabile e di esempio per tutti. Non vediamo errore in questo e pensiamo che ognuno sia libero di essere generoso quando vuole.
A cura di Lorenzo e Amit
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