I dottori affermano che è possibile guarire!
Anoressia, bulimia e adolescenza sono tre parole collegate tra di loro. Sono disturbi che colpiscono una percentuale elevati di teenager, soprattutto ragazze, sotto i vent’anni.
L’anoressia è essere in continua lotta contro il cibo e la fame; l’anoressica può arrivare a perdere fino al 50% del suo peso e le conseguenze possono essere: insonnia, caduta di capelli, stanchezza, blocco mestruale, cali di pressione. Tutti i medici dichiarano che è possibile uscirne, ma è un processo lungo e difficile e solo 13 delle pazienti ne esce completamente.
Il 10% ne muore per suicidio o denutrizione. Gli anoressici soffrono di grandi sensi di colpa e ritengono di non aver diritto al piacere; per tanto tempo l’unica cura per l’anoressia è stato il ricovero, a volte anche forzato. La strada per arrivare ad una guarigione è lunga e le ricadute sono frequenti, affermano gli psicologi, ma dopo anni di lotta la guarigione completa e un ritorno alla vita sana sono possibili. Tuttavia i nutrizionisti hanno ritenuto che il 20-25% delle ex anoressiche restano ossessionate dal cibo per tutta la vita.
Un altro problema alimentare è la bulimia, che è segnata da abitudini dietetiche anomale che si concretizzano nelle digestioni occasionali e compulsive di grandi quantità di cibo “proibito” cui fa seguito un profondo senso di colpa, come il vomito autoindotto, l’abuso di lassativi e duretici.
Il sintomo più comune a tutte le persone bulemiche è la depressione, una scarsa stima di se, il fatto di perdere peso e rimanere a dieta è fonte di soddisfazione e fiducia in se stessi.
Durante una crisi bulimica i cibi ricchi di carboidrati e grassi vengono assunti con grandi quantità in segreto senza dar tempo al palato di assaporare il gusto. Il rapporto col cibo è carico di rabbia, di frustrazioni e un profondo timore delle opinioni altrui. Gli specializzati hanno dichiarato che la diagnosi di bulimia è più difficoltosa rispetto a quella dell’anoressia nervosa e che il paziente può lamentare sintomi come gonfiore di braccia e gambe, ipertrofia delle ghiandole salivari che dona al viso un aspetto paffuto, cicatrici e calli sulle nocche o segni evidenti sulle mani e debolezza e ansia.
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