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LE MASCHERE DI CARNEVALE DELLE CLASSI SECONDE

18 Mar 2014

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Stenterello

Stenterello è la maschera tradizionale di Firenze.    

 È chiacchierone 

ed ingegnoso, dotato di arguzia

e di saggezza che unite all’ottimismo,

gli fanno superare le avversità della vita.                                    

È molto generoso con chi è più debole.                                                                                               

Indossa un cappello nero, una giacca azzurraWP_20140305_11_09_17_Pro

e un panciotto a puntini verde pisello.                    

 Ha una calza rossa e una a strisce bianco

e azzurro con le scarpe nere con la fibbia.

 

 

 

 

Gianduia

Maschera popolare torinese.

Giacca marrone, panciotto giallo,

porto i colori del pappagallo.

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Calzoni verdi, calzette rosse,

col vino mi curo tonsille e tosse.

Naso  paonazzo, cappello tricorno

son Gianduia perdigiorno.

Se non vi basta il cappellino

c’è la  parrucca  col codino.

 

 

 

PULCINELLA

Maschera tradizionale di Napoli.

Signore e signori, fatevi avanti

più gente entra, più siete in tanti!                               

Correte a vedere la grande attrazione,                 WP_20140303_14_47_45_Pro

la formidabile invenzione.

Non sono venuto a questa fiera

per vendere i buchi del groviera.

Il mio nome è Pulcinella

ed ho inventato la moz-za-rel-la!

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Da questa parte, signori e signore

son Pulcinella grande inventore!

Per consolare i poveretti

ho inventato gli spaghetti.

Per rallegrare a tutti la vita

creai la pizza margherita!

Olio, farina, pomodoro

nulla vale questo tesoro.

Ad ascoltarlo corre la gente,

si diverte… e non compra niente!

                                                                     Gianni Rodari.

 

 

 

MENEGHINO

 Maschera di Milano.

Indossa  un capello a tre punte,

una parrucca con codino, una lunga giacca di velluto,

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calzoni corti e calze a righe rosse e bianche.

Impersona un servitore rozzo ma di buon senso.

Spavaldo ed abile nel deridere i difetti dei ricchi.

 

 

 

 

DOTTOR   BALANZONE

Maschera   tradizionale  di  Bologna.

Rappresenta  un  personaggio dotto e sapiente,WP_20140305_11_20_12_Pro

ma  anche brontolone,

spesso parla tanto e non  conclude niente.

In testa ha un cappello nero a larghe falde,

indossa una toga lunga e nera, il panciotto e i

pantaloni neri porta le calze bianche e scarpe

nere col tacco. Ha i baffi  all’insù.                                                          20140221_141732

 

ARLECCHINO

Con un  saltello  ed  un inchino

eccomi  a voi, sono Arlecchino.

Son  tra le  maschere  di carnevale

la  più  festosa  la   più  geniale.

Il  mio  vestito? Fu una sorpresa

lo cucì la mamma con poca spesa.

So  fare scherzetti, son birichino

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sorrido alla vita come un bambino.

Saluto tutti anche a distanza

con un leggero passo di danza.

 

   

 

 COLOMBINA

Maschera  veneziana.

Vivace, allegra, sapiente, civetta e furba, graziosa,  bugiarda, maliziosa e pungente.

È molto affezionata alla sua padrona  Rosaura

WP_20140305_11_17_17_Proe pur di renderla felice è disposta a  combinare imbrogli su imbrogli.

Schiaffeggia chiunque  osi importunarla  mancandole di rispetto.

Indossa una cuffia e un vestito a fiori bianchi

e blu che spiccano sulla gonna blu  e  sulle scarpe  rosse.

 

 

 

BRIGHELLA

Brighella maschera tradizionale di Bergamo,

dal carattere scaltro e astuto,

é il cameriere capo servitore.                                                                                                  

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Attaccabrighe, imbroglione, chiacchierone.

Insolente con i più deboli e ossequioso con i padroni.                                                                                                                              

 Si veste con una livrea simbolo dell’appartenenza al padrone:

calzoni larghi e giacca bianca listati di verde.WP_20140305_11_22_14_Pro

Un mantello bianco, un berretto a sbuffo

e la mezza maschera sul viso.

 

 

 

Pantalone

Maschera veneziana di età avanzata,

mercante, brontolone e avaro.                                                

Veste molto semplicemente con ai piedi le pantofole,

ha un camicione e una calzamaglia rossi

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con un colletto bianco e sopra indossa un mantello nero. 

Porta una maschera in faccia.  

 

 

 

 

Il vestito di  Arlecchino

Per fare  un  vestito ad Arlecchino 

ci mise una toppa Meneghino,

ne mise un’ altra  Pulcinella una Gianduia una  Brighella,WP_20140305_11_13_07_Pro

Pantalone, vecchio pidocchio ci mise una strappo sul ginocchio

e Stenterello largo di mano qualche macchia di toscano .

Colombina che lo cucì fece un vestito stretto così

WP_20140311_12_36_19_Pro (1)Arlecchino lo mise lo stesso ma ci stava un tantino perplesso.

Disse allora Balanzone, bolognese dottorone ”Ti assicuro

e te lo giuro che ti andrà bene il mese venturo se osserverai

la mia ricetta: un giorno digiuno e l’altro bolletta!”

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