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Nuove Tecnologie Militari : Animali & Co.

23 Mar 2012

Il Sonar Militare Che Rende Sordi I Delfini

Già da tempo circolano notizie riguardo ad un possibile nesso tra operazioni militari marine e strani comportamenti dei cetacei (balene che spiaggiano senza motivo).
Inoltre, recenti studi hanno fatto notare che i sonar delle navi da guerra causano dei seri problemi ai delfini; sembra infatti che i segnali sonar rendano i delfini temporaneamente o permanentemente sordi.
“Uno studio pubblicato nella rivista britannica Biology Letteras, fornisce in assoluto la prima investigazione su questa ipotesi; comunque, come l’autore sottolinea, non esistono ancora prove certe che ci permettano di incolpare i sonar militari”.
Da Discovery News:

Un gruppo di biologi marini, guidati da Aran Mooney dell’Università delle Hawaii, hanno studiato la reazioni di un gruppo di delfini atlantici al progressivo innalzamento di volume del suono di un sonar a media frequenza.

L’esperimento ha avuto luogo in mare aperto presso l’Istituto di biologia marina delle Hawaii e quello che è stato notato è che, con segnali sonar ripetuti da 203 decibel, il cervello del delfino non risponde più rendendo, di fatto, l’animale completamente sordo. Inoltre, lo studio ha segnalato un netto aumento del ritmo respiratorio dell’animale.

 

Cyborg Animali Spia

 

Secondo un articoli apparso la settimana scorsa sul Daily Mail, gli insetti diventeranno presto delle vere e proprie spie con micro camere, radio comandi e microfoni. Sempre la scorsa settimana il New Scieintist riporta: “La prossima volta che una mosca si appoggia sulla tua finestra, stai attento a quello che dici”.

Attenzione, gli insetti possono sembrare degli innocenti visitatori, irrestibilmente attratti dalla luce della vostra stanza ma, sotto sotto, potrebbero celare una sofisticata microtecnologia elettronica che li renderebbero delle vere e proprie spie; una nuova generazione di insetti cyborg con circuiti impiantati nel loro sistema nervoso per poter essere controllati a distanza.

Questi animaletti meccanizzati, presentano molti vantaggi se paragonati ai robots di tipo classico in quanto rappresentano una combinazione tra tecnologia e natura. Per esempio, se pensiamo anche ad animali di dimensioni maggiori come squali o topi: questi hanno un senso dell’olfatto estremamente sviluppato che potenzialmente può essere controllato in remoto.

Il più grande investitore in questo campo è, ovviamente l’esercito americano che finanzia un gran numero di progetti di ricerca, che vanno dai topi telecomandati agli scarafaggi bionici. Addestrati a riconoscere odori particolari, come quello dei corpi umani o degli esplosivi, i movimenti di ratti cyborg in una determinata situazione “tipo” viene controllato da degli elettrodi inseriti direttamente nel loro cervello.

Inoltre, una micro camera-zaino trasmette immagini della loro missione direttamente alla postazione di controllo. Il governo israeliano vorrebbe utilizzarli al più presto per la ricerca di sopravvissuti in eventuali attentati terroristici.

L’esercito americano, ha comunque da poco interrotto lo studio sui ratti per dedicarsi ad altre creature. Perchè? I ratti sono sì animali di piccole dimensioni, ma non passano del tutto inosservati. Per questo l’ U.S. Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), ha deciso di focalizzare l’attenzione ed i finanziamenti su progetti con insetti come mosche e scarafaggi.

Per rendere gli insetti spia completamente identici a quelli naturali, piccolissime sonde vengono inserite nel loro cervello già durante le prime fasi di vita dell’animale, con l’idea che impianti ultra-leggeri verranno naturalmente integrati nel corpo durante la crescita. La ricerca del DARPA ha anche creato con successo piccioni e squali telecomandati pronti ad entrare in azione.

Il New Scientist conclude: “Se il gruppo di ricerca continuerà ad operare a questo ritmo, la famosa mosca appoggiata muro diventerà molto presto una spia.

Giacomo Lascialfari e Marco Lami


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