Certo, sì, i professori possono spostare i banchi a loro piacere come anche la cattedra ma non potranno mai vedere tutto quello che vede un alunno in ultima fila; forse i professori potranno girare a loro piacere ma se un alunno finge di aver fatto i compiti facendoli lì per lì alla meno peggio, questo i professori non lo sapranno mai. Chi va ancora a scuola lo sa che gli alunni non stanno, per tutto l’inverno ad ascoltare i prof e studiare, anzi è già tanto se studiano, infatti se si osservano bene le classi si possono vedere passaggi di bigliettini come anche di diari, se poi si dovessero elencare tutte le volte che qualcuno è interrogato e prende un buon voto grazie ad un altro… staremmo qua fino a domani; naturalmente tutto rimane segreto ai professori che pensano di esser finalmente riusciti a insegnare qualcosa alla propria classe. La mia classe in particolare è molto abile nell’arte dell’occultare bigliettini di ogni genere e dimensione.
Da quando sono a scuola ho avuto più volte il piacere di osservare il frutto dell’ingegno dei miei compagni di classe, in particolare di recente è successo un episodio che ha alzato il voto di non poco al “peccatore/peccatrice”. Durante l’ora di inglese era arrivato il momento di interrogare, e su quello che sembrava il campo di battaglia di una guerra ormai conclusa era sceso il silenzio, all’improvviso la professoressa dice un numero e l’interrogata/o si appresta ad alzarsi anche sapendo che senza i compiti non avrebbe fatto molta strada, per fortuna gli/le viene un’idea così dopo essersi consultata/o con la/il complice e aver ricevuto il suo assenso, si avvia verso la cattedra scambiando, però, nel frattempo il proprio quaderno con quello del/la complice. Grazie a questa idea l’interrogazione andò bene senza che nessuno se ne accorga (naturalmente si dice il peccato ma non il peccatore).
A cura di Alberto F.
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