Fiabe & Racconti

Aracnotele

16 Mar 2014

Disegno di un ragnetto pazzo con quattro occhidi Francesco Menichetti

C’erano una volta due bambini, i cui genitori litigavano sempre.
Un giorno però i bambini si stancarono e fuggirono.
I bambini non sapevano dove andare ma cercavano un luogo lontano dove poter stare bene.
Dopo molta strada, si ritrovarono in una foresta magica.
Lì si imbatterono in una creatura gigantesca un po’ paurosa.
Infatti avrebbero voluto urlare per la paura, ma le loro bocche vennero tappate da una zampa pelosa:
-Non urlate! Altrimenti ci sentiranno tutti –
-Ma tu chi sei?- chiese un bambino
-Io sono Aracnotele-rispose la creatura
Era grande quanto un albero di quercia secolare, aveva otto zampe l’un altra sulla schiena. La sua pelle, ruvida e pelosa, era di colore nero scuro. La cosa più straordinaria era il viso a forma di televisore, in cui scintillavano due grandi occhi teneri e una grande bocca, che però non serviva a mangiare nessuno.
Aracnotele spiegò loro che, attraverso il suo viso, si potevano vedere le cose del passato, del presente e del futuro.
I due fratellini gli raccontavano il motivo per cui erano scappati, ma gli dissero anche che avevano tanta paura di restare intrappolati in quella foresta strana.
Aracnotele li rassicurò ed offrì loro il suo aiuto per ritrovare la strada di casa.
Con le sue zampe li aiutò a superare un fiume di lava bollente, da cui uscivano creature spaventose con spade di lava.
Poi, grazie al suo viso televisore, fece vedere ai bambini che i loro genitori non avrebbero più litigato se i bambini fossero tornati a casa.
Aracnotele, perciò, li riaccompagnò dai loro genitori e li salutò con molta tristezza, ma il suo posto era nella foresta magica, dove lo attendevano molte altre avventure.


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