Scienza e Tecnica

LA PRIMA FOTOGRAFIA

11 Giu 2013

La prima fotografiaLa prima fotografia della storia fu scattata nel 1826 dal francese Joseph Nicèphore Nièpce (1765-1833), nella località di Le Gras, in Borgogna (Francia centrale).
Fino a quell’epoca per riprodurre immagini si utilizzavano metodi indiretti, coma la litografia, in cui la fedeltà all’originale era legata all’abilità degli artisti, che ne facevano un ritratto per poi riprodurlo in serie. Nièpce cercava invece il modo di “catturare” direttamente le immagini e, per farlo, perfezionò la tecnica della camera oscura, nota già da molto tempo, che consentiva di proiettare all’interno di una scatola un’immagine capovolta del soggetto grazie a un foro frontale, che funzionava come obiettivo. Per fissare l’immagine in modo permanente, Nièpce introdusse nella camera oscura una lastra spalmata con una sostanza sensibile alla luce, su cui rimase impressa la prima fotografia della storia.

LITOGRAFIA: tecnica di riproduzione delle immagini in cui lo stampo è una pietra disegnata con una particolare matita a base di sostanze grasse. Grazie a un tratto chimico, le parti disegnate trattengono l’inchiostro, mentre le zone vuote lo respingono. Imprimendo la pietra inchiostrata su un foglio di carta, si ottiene la riproduzione a stampa del disegno originale.

Nièpce scattò la sua storica fotografia dalla finestra di casa, ritraendo i tetti del vicinato. Servirono ben 8 ore di esposizione e, nel frattempo, la direzione della luce solare variò diverse volte creando un effetto bizzarro sulle luci e le ombre dell’immagine finale.

A cura di Sofia

La Polaroid


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