Nascita di Cipì
C’era una volta un piccolo paese disteso nel verde e nel sole: nel paese c’era un palazzo e sul tetto del palazzo, nascosta sotto una tegola, una passera covava tre uova.
Un bel giorno di primavera le uova si schiusero. Uno dei tre passerotti lo chiamarono Cipì perchè non smetteva mai di dire: – Cipì, Cipì, voglio uscire di qui!
Il mondo
Cipì salta fuori dal nido e va a sbattere il becco contro il camino.
Cipì si rannicchia sotto l’ala della mamma e sente il suo cuore che batte
e fa: – tum, tum!
Il buco fondo e nero
Cipì salta da una parta all’ altra del camino
finchè ci cade dentro
Cipì cade nella cenere del focolare e dei bambini cercano di afferrarlo.
Prigioniero
I bambini legano un filo alla zampa di Cipì.
Cipì riesce a fuggire dalle mani dei bambini e torna dalla sua mamma volando.
Alla scoperta del mondo
Cipì con la mamma e i fratelli vola sul susino e ascoltano il canto degli insetti.
Cipì vola e guarda incantato il mondo, poi si butta in picchiata verso Nastro d’ Argento vedendo la sua immagine riflessa e ciaff!
Margherì
Cipì fa amicizia con un fiore che si chiama Margherì e vive in riva a Nastro D’Argento.
La mamma dice ai tre fratellini che sono diventati grandi che si devono arrangiare da soli e devono stare attenti ai pericoli.
Gli artigli
Cipì vuole scoprire se è vero ciò che gli ha detto la mamma sugli artigli invisibili del gatto e si avvicina sempre di più.
Gli artigli del gatto strappano la coda di Cipì che però,
per fortuna, riesce a fuggire.
La fucilata
Cipì va in campagna insieme ai suoi compagni e beccano i semini gialli, ma ad un certo punto tutti scappano perchè arriva l’uomo con il tubo luccicante.
Dopo un formidabile tuono una passerotta rimane ferita ad un’ala e Cipì la mette in salvo portandola dietro un cespuglio.
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