IL SIGNORE DELLA NOTTE
Una fredda notte Cipì vede un buco tutto nero nel muro della casa di fronte e ad un tratto si accesero due scintille : era la casa del signore della notte.
Cipì interroga gli amici del tetto e scopre che alcuni passerotti sono andati a parlare con le stelline e non sono più tornati.
Il mistero svelato
Ad un certo punto, sul calar della notte, Cipì vede due stelline scintillanti che dicono agli uccellini di avvicinarsi per portarli nel paese della felicità. Passerì si rende conto che non sono stelline, ma sono gli occhi del signore della notte, ad un tratto due passeri si avvicinano e il signore della notte li afferrò con gli unghioni.
Assemblea
Cipì raduna tutti gli uccelli del tetto sul grande albero per fare un’ assemblea e spiegare cosa è successo ai figli di Cippicippi e Chiccolaggiù che sono scomparsi nella notte.
Il racconto di Cipì
Dopo il racconto di Cipì, sul grande albero si scatena una tremenda confusione. Alcuni credevano a Cipì ed altri pensavano che il signore della notte fosse buono e li proteggesse.
Al castello antico
Cipì va al castello antico per cercare delle prove contro il signore della notte, ma un uccello del castello antico si avventa contro Cipì quando parla di quello che considerano il loro protettore.
La promessa del vento
Cipì e Passerì vanno a chiedere aiuto alla luna, al sole e alle nuvole, ma loro non possono aiutarli, quindi si rivolgono al vento che promette di dar loro una mano per trovare le prove.
La prova
La primavera ritornò e con essa il vento che mantiene la sua promessa. Cipì radunò tutti i passeri davanti al buco del signore della notte il vento entrò come una furia nel buco e uscì trascinando con sé avanzi di ossa e piume lacerate .
Gli uccellini fanno un patto per non far avvicinare nessuno al signore della notte e lasciano della sentinelle a controllare che nessuno si avvicini. Il signore della notte la dodicesima notte preso dalla fame, se ne andò per sempre.
La libertà
In quei giorni ci fu una grande festa. La mamma di Cipì andò dal figlio per abbracciarlo e dirgli che ere stato coraggioso e che era fiera di lui perchè era stato buono e generoso con tutti. passarono i giorni, le staioni, gli anni e Cipì e Passerì conobbero la felicità ed ebbero tanti figli.
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