Da quest’anno, a educazione fisica, noi (la 1°B) abbiamo iniziato un progetto di baseball, che si concluderà con la partita il 21 maggio all’ Antella.
Questo progetto ci piace molto, perchè crea unità fra tutti noi (che siamo i meglio). Una partita di baseball viene giocata da due squadre di 9 giocatori. Non vi sono limiti di tempo, il gioco infatti è strutturato da 9 a 11 riprese denominate inning, al termine delle quali, nel caso di punteggio in parità, si prosegue ad oltranza con gli “extrainning” fino a che una delle due squadre non conclude un inning in vantaggio, infatti il pareggio nel baseball non esiste. Ogni inning è composto a sua volta da due fasi in cui le squadre si alternano in attacco e in difesa. Nella prima fase di un inning, detta “parte alta”, attacca la squadra che è fuori casa, il suo scopo è quello di riuscire a fare più punti possibili, mentre la squadra di casa difende, e cerca di impedire agli avversari di segnare punti. Nella seconda fase (“parte bassa”) avviene esattamente il contrario. Nel caso che la differenza di punti tra le due squadre sia maggiore o uguale a 10 punti dal 7º inning in poi, la partita si conclude anticipatamente per manifesta superiorità di una squadra (Regola Mercy). Nelle categorie giovanili solitamente l’inning nel quale si può dichiarare la superiorità è il 5º. Tale regola non è in vigore nella Major League Baseball ma lo è nei campionati inferiori italiani. E dopo questa pappardata concludiamo dicendo che è adatto a tutti , è uno sballo!
A cura di Daniele O. Pietro O.
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