Cipì va a prendere da bere al fiume per la compagna ferita.
Cipì promette a Passerì che non l’abbandonerà mai e le chiede se, quando sarà guarita, vorrà costruire un nido insieme a lui. Passerì risponde felice che non vede l’ora di guarire.
GUARIGIONE
Cipì racconta a Passerì che i frutti stanno già maturando sugli alberi.
UN POSTO PER IL NIDO
Quando Passerì guarisce i due passerotti iniziano le corse pazze presi dalla voglia di volare, di giocare, di essere liberi e felici.
Alla fine Cipì e Passerì decidono di costruire il loro nido proprio sul tetto su cui era nato Cipì.
LA GUERRA
Quella notte il cielo era un campo di battaglia: tuoni, fulmini, grandine fecero spaventare gli uccellini.
Quando tornò Palla di fuoco, le nuvole si dispersero e giunse l’arcobaleno con i suoi meravigliosi colori che abbracciava la terra in segno di pace.
TRE
Quando il nido fu pronto Passerì depose tre uova e, mentre le covava, Cipì andava e tornava dal tetto ai campi in cerca di cibo per sè e per la sua compagna.
I figli di Cipì ruppero le uova, un giorno di settembre e Cipì pieno di felicità, fece il giro del paese per annunciare a tutti la loro nascita. Quando giunse da Margherì la trovò morente perchè la falce aveva reciso tutti gli steli del prato.
Con l’arrivo dell’autunno le rondini saltarono in groppa del vento e sparirono nell’infinita vastità del cielo.
Palla di fuoco si fa sempre più pallido e le forze gli vennero a mancare e sparì in mezzo alle nebbie.
Il bel cielo azzurro dove Cipì e Passerì avevano vagato diventò grigio. La vita dei passerotti diventò molto difficile.
LE FARFALLE BIANCHE
Un mattino dalle nuvole cominciarono a staccarsi tante farfalline bianche e i figli di Cipì si divertivano a rincorrerle e a giocare con loro.
Le farfalle bianche ricoprirono tutta la terra e i passerotti non trovavano più niente da mangiare.
LA FAME
Beccodolce aveva trovato tanti chicchi di grano sotto un porticato vicino alla tana dell’uomo. Molti passeri rimasero intrappolati nelle gabbie.
NEL POLLAIO
In un altro cortile c’era un pollaio socchiuso. I passeri, guidati da Cipì, entrarono a due a due e tutti riuscirono a mangiare.
BOCCONI GIALLI
Chiccolaggiù aveva visto un bel boccone giallo in mezzo ad un cortile, ma Cipì capì subito che si trattava di una trappola, infatti, un passero che non resisteva più dalla fame, si lanciò sul boccone e, nell’istante in cui lo beccò scattò una molla che lo strozzò.
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