Società e cultura

AIDS, una malattia diffusa

22 Feb 2013

 

AIDS

Simbolo della lotta contro l’AIDS

L’AIDS (Acquired Immuno-Deficiency Syndrome) è una malattia che venne trasmessa agli uomini dalle scimmie nell’era preistorica e, quando ricomparve negli Stati Uniti nel 1981, venne riconosciuta e si diffuse un anno dopo in tutta Europa.
Nel 1983 ne fu identificata la causa: il virus HIV (Human Immunodeficiency Virus). Attualmente sono conosciuti due ceppi del virus:
-HIV1 :  si è sviluppato nei paesi industrializzati, nonostante la presenza di molti servizi igienici, mezzi di prevenzione e la conoscenza delle cause e degli effetti della malattia visto che il virus si è adattato alle cure qui utilizzate;
-HIV2 :  presente in Africa (da dove partì) data la scarsa prevenzione e conoscenza, i problemi igienici, la mancanza di medicinali e i fattori culturali radicali.
Il virus si annida all’interno delle cellule del corpo per riprodursi (in quanto incapece di farlo autonomamente); i suoi bersagli preferiti sono i Linfociti T4 adibiti alle difese dell’organismo, che quindi diventa immunodeficiente. Infatti l’AIDS non causa direttamente la morte, ma favorisce lo sviluppo di infezioni opportunistiche, cioè infezioni semplici, che in un organismo sano causerebbero solo piccoli disagi, ma in un organismo ormai privo di difese immunitarie possono portare alla morte. Un individuo ruisulta sieropositivo (HIV+) quando non ha più risorse, infatti l’organismo normalmente è sieronegativo (HIV-) quindi se diventa positivo rispetto all’ HIV vuol dire che ha contratto il virus e che la malattia sta distruggendo le risorse dell’organismo stesso. La sieropositività è asintomatica e, questa fase iniziale, può durare anche più di 10 anni; l’AIDS conclamata, invece, è il momento in cui si manifestano i sintomi.

Momenti principali della malattia:
1- infezione primaria
2- sieropositività
3- sintomi
Il periodo finestra è quello che comprende la durata di tempo tra l’infezione primaria e la sieropositività.

Una volta contratta la malattia l’organismo non può più guarire, ma ci sono delle terapie antiretrovirali che la stabilizzano.

Il virus, negli organismi che lo hanno contratto, è presente e può infettare solo alcuni liquidi biologici:
-sangue (anche del flusso mestruale)
-secrezioni genitali
-latte materno (trasmissione verticale, da madre a figlio che può avvenire anche attraverso la gravidanza e il parto).

 

gemma, olimpia , silvia

 


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