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La storia del surf

23 Mag 2015

Vi parlerò del Surf… In questo sport bisogna “cavalcare le onde” utilizzando una tavola galleggiante o surfboard. La tecnica consiste nel planare sulle onde e fare dei movimenti a seconda della grandezza e della velocità dell’onda.Le tavole non sono tutte della stessa lunghezza e forma infatti per le onde più ripide si utilizza una tavola appuntita su entrambe le estremità.
Lo stile più diffuso è quello delle longboard che è lo stile con cui è nato il surf.
Il surf è uno sport che non viene fatto alle olimpiadi perché è troppo pericoloso; ci sono però tante competizioni in tutto il mondo.
Esistono vari tipi di surf; quello più praticato è il surf fluviale chiamato così perché i surfisti cavalcano le onde di riflusso che tornano all’indietro e rientrano nel corso del fiume.
Lo stile più pericoloso è quello sulle onde giganti che possono arrivare fino a 25 m di altezza (record del mondo per l’onda più grande mai cavalcata).

La prima fonte storica è contenuta nel diario di bordo del capitano James Cook che arrivato alle isole Hawaii vide gli aborigeni che cavalcavano le onde con strane tavole di legno. Le prime rudimentali tavole erano solitamente costruite legando assieme tre tronchi cavi piegati verso l’alto sulla prua. L’esploratore James Edward scriveva nel 1835, trovandosi nella Guinea, che “potevamo osservare dei ragazzi che nuotavano nel mare, con delle tavole leggere al di sotto della pancia. Aspettavano un’onda e poi si lasciavano trascinare a riva ergendosi su di essa come fosse una nuvola.
Si diceva tuttavia che degli squali di tanto in tanto sbalzassero da dietro gli scogli e li inghiottissero”.
Bandito nell’epoca delle colonizzazioni dei missionari calvinisti, a causa delle nudità esposte dai polinesiani dell’epoca, il surf venne ripreso con interesse tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Un basilare contributo alla diffusione del surf dalle Hawaii verso il resto del mondo venne dall’hawaiano Duke Kahanamoku il quale, futuro campione di nuoto scoperto da un talent scout, vincitore della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Stoccolma e a quelle di Anversa del 1920, nel corso dei suoi viaggi agonistici portò il surf sulle coste statunitensi ed australiane. La massima diffusione del surf da onda si è avuta negli sessanta e settanta, quando le onde venivano surfate su tavole piuttosto grosse (longboard).

A cura di Gabriele P.


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