Vicino all’Orto di Nonno Sergio, a Grosseto, c’è un altro orto con una casetta immersa nel verde degli ulivi. È di una signora un po’ pazzerella perché ha circa una cinquanta di gatti, tutti trovatelli e, indovinate un po’…, ha comprato l’orto solo per loro. Questi gatti vivono liberi e sono abbastanza selvatici, ma uno è molto particolare perché non è scontroso come gli altri, ma è socievole e docile.
Appena lo chiamo lui arriva come un cagnolino ubbidiente con la sua codina sempre ritta con cui mi sfiora la faccia. Macchia è grigio con delle toppe nel corpo, ha gli occhi verdi fosforescenti, sempre vigili e curiosi, il suo musino è leggermente appuntito e il suo naso è roseo e umido. Io lo chiamo Macchia perché da piccolo era tutto grigio con una grande macchia sulla pancia. Con lui mi diverto a giocare con dei fili e delle palline, si fa prendere in braccio, si fa accarezzare e mi segue nelle passeggiate.
Tutte le volte che vado a Grosseto dai nonni vorrei trascorrere le giornate con Macchia, il mio amico maremmano. Alla fine della scuola, infatti, preparerò la valigia e mi trasferirò da Macchia.
Elena Ricciardelli
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Questo gatto della Maremma e bellissimo Elena