La pallanuoto, è uno sport duro,bisogna essere forti di fisico e soprattutto di mente.
È uno sport che pratico da ben cinque anni ed ho cominciato perché, dopo la scuola di nuoto, mi è stato consigliato dal mio istruttore. Questo sport non mi era mai passato per la testa, ma quando ho visto per la prima volta una partita, è come se mi avesse ipnotizzato, non staccavo mai gli occhi dalla palla,solo vedere l’ immagine della palla schizzare nell’acqua mi metteva di buonumore.
Il primo giorno è stato una cosa agghiacciante: stavo andando dall’allenatore per chiedere in quale corsia dovevo andare, mi stavo avvicinando e lui urla ad un altro
ragazzo: “se non vai più veloce di faccio fare cinquanta piegamenti ! ”
E io dentro di me dissi : “lasciamo stare lo chiedo a qualcun altro” .
Ma non è stato tanto il primo giorno piuttosto è stato il terzo quando ci hanno fatto fare sessanta vasche consecutive. Ora mi metterei a ridere perché ne faccio il triplo, ma quando ho iniziato non ce la facevo a farne tre di fila.
Il mio allenatore di adesso, è Furio Ferri, uno dei più grandi pallanuotisti della nazionale Italiana e si capisce già dal nome che non è proprio come un orsetto gommoso. Solo per farvelo capire meglio: una volta avevamo perso contro una squadra che avrebbe perso anche contro dei bambini di cinque anni, avevamo fatto degli errori pazzeschi, da pelle d’oca! Per farci capire che eravamo stati una cosa orrenda, ci fece mettere le cinture, cioè delle catene di ben tre kg e mezzo intorno alla vita, tenere un pallone medico di altri tre kg e fare gambe a bicicletta per venti minuti e ve lo giuro su che cosa volete che il messaggio l’ho ben capito. Nessuno di noi ha fiatato,nemmeno un mezzo lamento, perché sapevamo tutti che aveva ragione.
Ma alla fine ci vuole bene, è che a volte lo facciamo un po’ arrabbiare.
Questo sport è uno sport che ti forma e mi faccio un bel mazzo.
Quindi posso dire che la pallanuoto non è per tutti.
A cura di Giulio B.
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