(Osservo gli oggetti ed invento una storia)
Una mattina di estate nel 1957, lungo il fiume Arno, un giovane di nome Ubaldo voleva fare colazione, ma non aveva da mangiare e gli erano rimaste soltanto 100 lire. Decise che con quel denaro poteva comprarsi una canna da pesca. Così avrebbe potuto procurarsi cibo per tanti giorni a venire, oppure venderlo. Andò in via Giampaolo Orsini, a Firenze, per comprare la canna. Quando andò a pescare prese subito un pesce, ma se lo fece scappare. Era talmente arrabbiato che ruppe il piatto che si era portato per mangiare. A quel punto, vedendo i frammenti della stoviglia, pensò che, se avesse scoperto un reperto storico, avrebbe guadagnato molti più soldi di quelli che avrebbe ottenuto vendendo pesce! Quindi Ubaldo andò a Fiesole, ma dato che non aveva la macchina, arrivò dopo una camminata di 4 ore. Dormì in una grotta e il giorno dopo cominciò gli scavi. Le operazioni di ricerca durarono ben 3 giorni, prima che Ubaldo trovasse qualcosa! Era allo stremo delle forze, perché si era nutrito soltanto di bacche del bosco e aveva bevuto acqua di sorgente. Infine trovò una statuetta di bronzo, che raffigurava una donna alta e magrissima; sembrava etrusca e quindi molto antica, ma il giovane non ne era sicuro. Allora Ubaldo tornò a Firenze e si recò in Piazza S. Giovanni, in un negozio di antiquariato, per chiedere notizie ad un esperto. Ubaldo era curioso di scoprire quanto potesse valere la statuetta e l’esperto confermò che era un prezioso reperto etrusco! Alla fine Ubaldo la vendette ad un museo per 1 milione di lire. Per niente stravolto dalla sua improvvisa ricchezza, tornò a casa e si comprò una pizza!
A cura di Niccolò Ca., Pietro P. e Michelangelo
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