Attività in classe Storie e Racconti

Il fumetto Sventuraman

11 Apr 2016

Con la prof.ssa Ricci abbiamo fatto un’attività: quella di realizzare un fumetto. È stato molto divertente e abbiamo ottenuto anche un buon risultato.
La prima lezione è stata un po’ noiosa perché non potevamo iniziare subito il laboratorio ma dovevamo prima imparare la teoria per avere un buon risultato, fatto ciò abbiamo creato dei gruppi. Nella lezione seguente abbiamo iniziato a realizzare delle idee per il nostro fumetto e dopo abbiamo iniziato a disegnarlo. Ogni gruppo poteva scegliere il genere del fumetto e noi abbiamo scelto di fare la storia di un super eroe.

PRESENTAZIONE
Il nostro super eroe si chiama Sventuraman e, come dice il nome ,porta sventura a tutti compreso se stesso. I suoi poteri sono:la super forza, la capacità di volare e di sparare salsicce dal naso.

SVENTURAMAN E L’AVVENTURA IN MEZZO AL MARE
La nostra storia comincia con Sventuraman che sta guardando i cartoni animati quando un annuncio interrompe la sua trasmissione preferita.
La notizia parla di una nave bloccata al polo nord con una bomba innescata all’interno, solo Sventuraman la può salvare!
Il nostro super eroe riesce a salvare le persone sulla nave costruendo una zattera con le salsicce sparate dal naso. Le persone sono al sicuro ma nella nave bisogna disinnescare la bomba. Il protagonista sale sulla nave per completare la sua missione ma incontra tre criminali che fortunatamente riesce a sconfiggere. Poi torna in città ma si dimentica di disinnescare la bomba e per questo una folla inferocita gli fa passare una brutta giornata.
Realizzato da:Abdel Mona,Fusi Agata,Rimediotti Caterina e Romano Francesco. Una volta finito il nostro fumetto abbiamo fatto una piccola presentazione a tutta la classe.
I nostri compagni hanno scelto molti generi diversi da noi, alcuni lo hanno fatto sulla scuola, altri sugli zombi o su un cane di nome Bobby Mela, alcuni addirittura sul vecchio West.
Noi siamo stati classificati secondi e ne siamo molto contenti.
FINE!!!

A cura di Caterina R. ed Agata F. – Classe 1^D


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