Storia

Una sola razza, quella umana

9 Mar 2016

IL 27 GENNAIO
SI CELEBRA OGNI ANNO IL Giorno_della_Memoria RICORDANDO LO STERMINIO DEGLI EBREI.

Quest’anno è il 71° anniversario; l’uccisione degli Ebrei rientrava nel progetto “Situazione Finale” che A.H. aveva comandato alle S.S. Questa politica di arresti comprendeva anche zingari, serbi , oppositori della resistenza di tutte le nazionalità, tedeschi, oppositori del nazismo, omosessuali, testimoni di Geova, delinquenti abituali, slavi, malati di mente, disabili e “asociali” come, ad esempio, mendicanti, vagabondi e venditori ambulanti. Ne furono uccisi 5 860 000. Nel giorno della memoria i Mass Media propongono interviste e articoli che parlano dell’argomento. Nelle scuole viene ricordato il periodo storico e commentato questo evento tristissimo. Lo scopo dei testimoni è quello di non far perdere la memoria di quanto è successo, in modo che questa terribile tragedia non si ripeta ancora. Così, anche chi non ha vissuto in periodi come questi, ad esempio gli studenti, possono conoscere le sofferenze e le crudeltà di cui l’uomo può essere capace.

Entrata di Auschwitz

Entrata di Auschwitz

Così si può conoscere più da vicino, attraverso le immagini cosa portano avere i Campi di sterminio. Abbiamo saputo che anche in Italia c’era un campo di concentramento attrezzato anche del forno crematorio. Si trova a Trieste nella Risiera di San Sabba.

Noi non abbiamo vissuto in quel periodo, ma non possiamo immaginare una vita così. Pensate ad una ragazzina di 12 anni costretta a vivere in un Ghetto e a portare una stella sul braccio per farsi riconoscere, essere offesa da altre persone e non poter essere accettata per quello che è, non poter fare tutto quello che fanno gli altri ma limitarsi a ciò che i tedeschi le concedono, svegliarsi la mattina ed essere separata dal padre o anche dal fratello per essere portata chissà dove.
Appena arrivati al campo gli Ebrei avevano pochissimo tempo per cercarsi un paio di scarpe nel mucchio concesso dai Tedeschi, molta gente tornava in baracca con 2 scarpe destre o di un numero diverso dal proprio quindi dovevano adattarsi alla scarpa: i piedi si gonfiavano e sanguinavano, spesso le persone non riuscivano più a camminare e quindi venivano uccise.
Un giorno a Budapest, su una strada accanto al mare, vennero presi gli ebrei e messi tutti uno accanto all’altro sul ciglio della strada, si dovettero levare le scarpe e pochi istanti dopo vennero uccisi a colpi di pistola. Per ricordare quel terribile giorno, non tolsero le scarpe, ma stanno ancora lì.


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