Per Indiani d’America (o Nativi Americani) si intendono le popolazioni autoctone che abitavano negli odierni Stati Uniti d’America e in Canada.
Nel 1500, ossia subito dopo la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, erano circa 1.500.000 di persone e ancora oggi 1.400.000 persone si considerano Indiani di razza pura.
La loro caratteristica era di essere divisi in più di 100 tribù ognuna delle quali aveva differenti stili di vita a seconda delle risorse disponibili. Ad es. quelle del Nord-Est si dedicavano maggiormente all’agricoltura e alla caccia mentre le tribù della costa atlantica, oltre alla caccia, si dedicavano alla pesca.
Tra le maggiori tribù ricordiamo: Dakota o Sioux, Apache, Navajo, Cheyenne, Pueblo Papajo, Piedi Neri, Mohicani e altre.
Negli attuali stati del Mississipi e dell’Ohio vi erano popolazioni provenienti dall’America centrale che costruivano grandi tumuli per la sepoltura dei morti, nel nord-ovest abitavano popolazioni di pescatori come i Chinook e Makah che costruivano solide abitazioni e totem mentre la California ospitava una popolazione che si dedicava all’agricoltura e alla pesca e nel sud-ovest le tribù costruivavo villaggi sulla cima delle montagne.
Gli Indiani vivevano comunque prioritariamente della caccia ai bisonti e combattevano i cacciatori bianchi che minacciavano di sterminare i grandi branchi.
A seguito della colonizzazione europea gli Indiani si spostarono nelle praterie seguendo i bisonti in migrazione. In ogni caso, i primi rapporti fra gli Indiani e gli europei furono pacifici: gli Indiani regalarano loro tabacco e tacchini e gli europei insegnarono loro a coltivare il mais. Successivamente i rapporti si inasprirono e cominciarono a farsi guerra: negli anni tra il 1854 e il 1890 gli europei annientarono il potere delle tribù delle praterie con il completo sterminio dei bisonti. Gli Indiani sopravvissuti furono confinati nelle riserve che erano spesso situate in aree aride e quindi di scarso valore economico.
Nelle riserve essi si autogovernano ma le terre erano amministrate dal Bureau degli affari indiani del governo federale.
La politica del governo americano nel corso degli anni è cambiata oscillando tra due obiettivi: da un lato si pensva di eliminare le riserve tramite l’integrazione degli indiani nella società americana (idea che però è stata rifiutata dalla maggioranza degli Indiani), dall’altro di conservare le riserve grazie all’aiuto dei singoli stati.
Buona parte della popolazione di origine indiana si è integrata nella società americana grazie alle sue capacità intellettuali e facilità di eseguire lavori ad alto rischio, quali lavorare su grattacieli o ponti. Contempraneamente nelle riserve sono sorte industrie elettroniche, minerarie e di lavorazione del legno.
ALGONCHINI
Fanno parte di questa grande tribù nordamericana, le tribù dei Mohicani, Piedi Neri, Cheyenne ed altre tribù minori.
I Mohicani sono una popolazione localizzata nell’area dell’attuale New England.
Il termine Mohicano deriva da Muhhekunneuw, che significa “popolo del grande fiume”
I Cheyenne sono una popolazione di nativi americani dell’area delle Grandi Pianure, situate nell’America Settentrionale. Erano inizialmente un popolo dedito all’agricoltura e alla coltivazione di mais e piselli, poi cambiarono radicalmente il loro stile di vita con l’introduzione del cavallo, divenendo così un popolo nomade.
L’elemento fondamentale della cultura Cheyenne sono state le pelli, dalle tende ai ricami con perline o con aculei di porcospino.
Tra gli elementi artistici principali si annoverano le pipe, i totem, le maschere e le figure umane.
SIOUX
Il termine Sioux deriva dall’espressione “meno che serpente”, usata con intento dispregiativo dagli Algonchini per indicare le popolazioni che vivevano nelle grandi pianure centrali degli Stati Uniti e del Canada meridionale.
I Sioux si dividono in varie tribù:
– Dakota
– Lakota
Secondo alcuni studi, alla fine del cinquecento queste popolazioni dovevano essere stanziate in un’area corrispondente all’attuale Stato della Carolina del nord per poi risalire il corso del fiume Missouri, fino a stabilirsi nelle foreste a ovest dei Grandi Laghi.
In origine probabilmente i Sioux erano agricoltori seminomadi ma ben presto si trasformarono in cacciatori nomadi, spesso al seguito delle mandrie di bisonti.
Da questo animale si ricavavano carne e pelli.
Accanto alla caccia, l’attività principale degli uomini era la guerra.
I Sioux sono passati alla storia per la loro grande resistenza all’invasione degli “uomini bianchi”. Per i Sioux, la guerra era per molti versi un gioco basato sul valore e sul coraggio; il prestigio infatti si conquistava con le gesta di puro valore e ogni “colpo” ne era la dimostrazione, reso esplicito da una penna d’aquila fra i capelli.
Le donne si occupavano dei bambini, dell’orto e soprattutto della casa.
La pipa è l’oggetto più sacro per le nazioni delle grandi pianure ed è anche diffusa in altre aree culturali. Essa è principalmente uno strumento di preghiera, detta in lingua Lakota“chanupa”. Secondo la tradizione la pipa era stata donata agli uomini da Whopi, la Donna Bisonte Bianco.
Totem
Totem significa “parentela” o “emblema di famiglia”, serviva a riassumere la genealogia della tribù e raccontava per simboli l’origne mitica. L’altezza indicava il prestigio della famiglia. Essi avevano anche un significato religioso: infatti gli animali intagliati nel totem erano spiriti che proteggevano il popolo.
I totem più elaborati erano una specialità degli indiani del nord-ovest. Un tempo c’erano foreste di totem e alcuni erano alti decine di metri.
Ogni pellerossa nasceva sotto la protezione di un animale totemico. Inoltre ogni bambino godeva dell’influsso legato a uno dei quattro animali associati ai quattro venti. Erano cosi suddivisi:
dal 21 marzo al 20 giugno si nasceva sotto il vento dell’est, simbolo del rinnovamento ed associato all’aquila;
dal 21 giugno al 21 settembre si nasceva sotto il vento del sud, simbolo della crescita ed associato al topo;
dal 22 settembre al 21 dicembre si nasceva sotto il vento dell’ovest,simbolo dell’ignoto ad associato al greezly;
dal 22 dicembre al 21 marzo si nasceva sotto il vento del nord, simbolo della saggezza ed associato al bisonte.
La medicina e il mondo degli spiriti
Il mondo dei pellerossa era dominato da forze sovrannaturali, invisibili e onnipotenti. Gli sciamani avevano poteri sovrannaturali ed erano il tramite tra gli spiriti e i pellerossa. Essi avevano il potere di guarire persone e animali attraverso erbe e farmaci naturali, come per esempio caffeina, acido salicilico che era usato come stimolante.
Essi però non avevano rimedi contro le epidemie.
I pellerossa praticavano numerosi rituali
Nelle cerimonie svolgevano un ruolo fondamentale alcuni oggetti carichi di valenze simboliche, ritenuti indispensabili per il corretto svolgimento dei riti.
Grande importanza avevano ad esempio le piume: il copricapo ricoperto di tali ornamenti aveva lo scopo di dimostrare l’audacia di chi l’indossava. Da ricordare anche i guanti coperti da becchi d’uccello che, vibrando durante le danze, producevano un suono tintinnante che ben si accordava al ritmo del tamburo.
Le maschere completavano l’abbigliamento cerimoniale, permettendo allo sciamano di trasformarsi idealmente nell’essere che voleva rappresentare.
La Danza del Sole
Nel periodo estivo della caccia al bisonte le tribù si riunivano dopo l’inverno celebrando la Danza del Sole. I riti si differenziavano a seconda delle tribù e lo scopo principale era quello di ringraziare il Grande Spirito per l’aiuto ricevuto. Questo rito andava a vantaggio dell’intera tribù.
Il rito durava sette giorni e sette notti e la cerimonia si svolgeva attono ad un albero di pioppo nero.
Durante la prova della danza del sole oltre al digiuno alcuni decidevano di infliggersi pene corporali quali conficcarsi uncini di legno nel petto e appendersi con strisce di cuoio al palo sacro del pioppo.
Il Bisonte
Il bisonte era un simbolo molto importante per le tribù delle grandi praterie che dipingevano il teschio dell’animale e decoravano occhi e narici con salvia ed altre erbe quale offerta simbolica in augurio per la ricerca di pascoli floridi.
A cura di Parenti Guido
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