Durante la gita a Trieste, il secondo giorno, siamo andati a visitare la risiera di San Sabba; si tratta di una fabbrica usata come campo di smistamento durante la 2’ Guerra Mondiale. Quando siamo entrati abbiamo avuto uno strana sensazione soprattutto dopo aver visto le celle (molto piccole) in cui stavano anche sei prigionieri. La prima stanza era dedicata alla tortura degli accusati. Erano imprigionati soprattutto, oltre che ebrei, prigionieri di guerra. Le guardie come abbiamo visto nel piccolo museo al posto della vecchia mensa, avevano un bastone di legno con in cima un pezzo di marmo legato ad un fil di ferro con cui uccidevano chi non ubbidiva. Le urla venivano coperte o con delle marce tedesche riprodotte dagli altoparlanti o dall’abbaiare dei cani; invece, per uccidere più silenziosamente, chiudevano il prigioniero in un camion dove introducevano piano piano una porzione di gas Zyklon B. I corpi morti venivano cremati in un apposito forno al centro della piazza. Ogni prigioniero aveva una divisa a strisce bianche e blu. E’ stato interessante sapere come vivevano i prigionieri ma anche molto inquietante.
A cura di Leonardo e Alena
CONDIVIDI: