Ho cominciato a scrivere poesie quando ero abbastanza piccola, in terza elementare. Era una giornata d’inverno e il freddo mi stava congelando le mani. Mi sentivo estremamente pensierosa, e non sapevo come fare per sfogare i miei sentimenti. Non potevo parlarne con nessuno, neanche con la mia migliore amica, sentivo che non potevo farlo. Così, senza neanche accorgermene cominciai a condividere i miei pensieri con la carta. Mi sono seduta su una panchina e ho cominciato a scrivere frasi su frasi senza pensare, senza stare troppo a pensare cosa scrivere. Alla fine ho guardato il foglio e mi sono accorta che avevo creato la mia prima poesia. Da quel giorno non ho mai smesso di scrivere poesie, è un modo di sfogare le proprie sensazioni senza dover per forza parlare con qualcuno.
Mi ricordo una volta in cui era Autunno e non sapevo come sfogarmi: ero estremamente felice, arrabbiata e agitata insieme, un miscuglio di emozioni. Allora cominciai a scrivere una poesia, e appe-na finii mi sentii subito meglio, era come se in quel momento tutte le emozioni che mi con-fondevano poco fa fossero sparite del tutto. La poesia è qualcosa di meraviglioso, qualcosa con cui puoi lasciarti andare, con cui puoi esprimerti senza dover parlare con qualcuno che sia come noi, come tutte le persone normali, comuni. Quando comincio a scrivere qualcosa senza pensare all’argomento alla fine viene sempre fuori una poesia, perché mi concentro su ciò che mi circonda e lo descrivo in un modo diverso da come scrivo di solito. In questi momenti i sentimenti vengono fuori da soli, come se sapessero che ho bisogno di capire cosa provo davvero per far venire fuori qualcosa di davvero bello. Mi ricordo di un’altra volta in cui era Estate ed ero al mare, sulla riva della spiaggia. Mi ero portata dietro alcuni fogli e una penna, quindi mi misi a scrivere poesie su poesie, poi le ho portate a casa e ho cominciato a rileggerle. In quel momento ho capito che forse, alla fine, non dover sfogarsi con qualcuno è un bene, perché così non devi condividere i tuoi pensieri con qualcuno di “reale” nel senso che non devi per forza confidarti con una persona in carne ed ossa. Ecco una delle tante poesie che ho scritto nel corso del tempo:
E così le rose sbocciando parleranno
al vento, gorghi di fuoco sfioriti.
Vagando il bocciolo troverà rifugio
dentro il mondo di tanta arte.
Ma all’inbrunir del sole le rose
silenzio dovranno, al cielo che
tanto amato hanno.
Spero che anche voi troviate il vostro posto nel mondo della poesia.
A cura di Sofia Cammilli (classe 1^B)
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