Sport

La ginnastica ritmica

29 Feb 2016

La ginnastica ritmica è una disciplina, di squadra individuale o a coppie. Le ginnaste individuali devono sostenere quattro rotazioni (ossia eseguire quattro esercizi) con attrezzi differenti tra cerchio, palla, clavette, nastro e fune per la durata massima di 90 secondi di esecuzione per esercizio.
Per le squadre invece gli esercizi sono due, più lunghi, fino a 150 secondi; nella prima delle due prove le ginnaste hanno tutte lo stesso attrezzo, mentre nella seconda vengono usati due tipi di attrezzi. Come per le individualiste, anche per le squadre le rotazioni degli attrezzi sono stabilite dalla FIG (Federazione Internazionale Ginnastica).

La ginnastica ritmica si sviluppò nel XIX secolo dagli stili ginnici tedesco e svedese.
Il primo campionato del mondo ebbe luogo nel 1963 a Budapest, Ungheria, limitatamente alle prove individuali;
le prove di gruppo vennero aggiunte nel 1967 in occasione del campionato di Copenaghen, Danimarca.
La ginnastica ritmica entrò nel programma dei Giochi olimpici estivi nel 1984 (Olimpiadi di Los Angeles).
Anche in questo caso si trattò inizialmente solo di prove individuali; la gara di gruppo venne inserita solo nel 1996 (Olimpiadi di Atlanta, USA).
Caratteristiche:
La competizione avviene per valutazione di due o più esecuzioni che avvengono in sequenza.
Una giuria assegna un punteggio a ciascuna esecuzione, a partire dal quale viene stilata la classifica finale, il punteggio massimo equivale a 20,000 (Codice dei Punteggi 2013-2016).
Viene considerata penalizzante anche l’errata successione delle difficoltà, cioè la loro esecuzione in un ordine diverso da quello dichiarato o se la stessa difficoltà viene ripetuta due volte.
L’esercizio può essere effettuato individualmente, in coppia, oppure in squadra composta da 3 a 6 ginnaste o anche di più. Nelle prove di squadra e di coppia le atlete possono usare tutte lo stesso attrezzo, oppure due diversi.
Gli attrezzi utilizzati sono cinque: fune, cerchio, palla, clavette e nastro. Nelle competizioni minori, in genere organizzate da enti di promozione sportiva, e nelle competizioni FGI categoria allieve (fino ai 12 anni), è prevista
la competizione a corpo libero, cioè senza attrezzi, per mettere in risalto l’acquisizione corretta delle difficoltà.
Un esercizio a corpo libero è tuttavia previsto anche in ciascuna gara del campionato federale di serie A, affidato a ginnaste di categoria Allieve o Juniores.
L’esecuzione deve durare fra 1 minuto e 30 secondi e 2 minuti e 30 secondi. A seconda delle categorie, si possono avere variazioni sia nelle durate, sia nel calcolo del punteggio finale.
Ogni esercizio può essere accompagnato dalla musica, che è parte integrante della esecuzione stessa. Sono ammesse solo
musiche strumentali o nelle quali la voce non ha un ruolo solista o non è pronunciato un testo e per un solo esercizio è ammessa una musica cantata, ad esempio abbiamo Ginnastica di Miguel Bosé. Nelle gare a livello non agonistico l’esercizio
individuale può essere svolto senza musica, mentre negli esercizi collettivi la musica diventa obbligatoria anche nelle
gare a livello inferiore a quello agonistico.
La principale caratteristica della ginnastica ritmica è la fluidità dei movimenti, senza la quale l’esercizio risulta disordinato.

Valutazione delle prove:
La competizione avviene attraverso prove a punteggio, il quale è assegnato da una giuria. Il punteggio è dato da tre componenti, “Difficoltà” ed “Esecuzione”, valutate attraverso le seguenti variabili:
Difficoltà di corpo (D1)
Difficoltà d’attrezzo (D2);
Esecuzione (E).
Ognuna di queste variabili può raggiungere un massimo di 10 punti. Ogni componente della giuria valuta
una sola fra le variabili. Il punteggio è dato dalla somma della media dei punteggi D1 e D2 e dell’esecuzione, come riassunto nella formula seguente: ((D1+D2)/2)+E. Di conseguenza, il massimo raggiungibile è 20 punti.
Difficoltà corporee:
Per l’assegnazione del valore D1 vengono valutate le difficoltà di corpo, cioè una serie di specifici elementi tecnici: salti, equilibri, pivot. Tutte le difficoltà sono codificate e vengono aggiornate periodicamente. Per essere valide, esse devono essere eseguite in relazione ad un movimento d’attrezzo.
Ogni attrezzo richiede una maggioranza di due gruppi corporei rispetto agli altri:
fune: salti e pivot
cerchio: equa distribuzione tra i diversi gruppi corporei;
palla: equilibri e salti
clavette: equilibri e pivot
nastro: pivot e salti.
Al valore di composizione A concorrono: la musica, di cui viene valutata la scelta, che deve
presentare varietà; la coerenza stilistica dell’esercizio rispetto al tema musicale; l’esecuzione a tempo con la musica; la composizione di base, cioè il modo in cui la ginnasta si muove in pedana (si dovrebbe occupare tutto lo spazio disponibile); la varietà di maneggio d’attrezzo; la varietà della scelta degli elementi corporei; la varietà delle difficoltà; l’equilibrata distribuzione delle difficoltà nell’esercizio, tutto cioè che dà vita alla coreografia dell’esercizio.
Per ottenere il valore E di esecuzione, infine, viene valutato appunto il grado di correttezza con cui la ginnasta esegue l’esercizio: si parte dai 10 punti, e ad ogni errore (fallo) di corpo o d’attrezzo viene scalata una certa penalità.
Il codice dei punteggi
Il codice dei punteggi viene aggiornato alla fine di ogni quadriennio olimpico; ogni anno vengono apportati piccoli correttivi.
I principali eventi di questo sport sono i Giochi olimpici, i Campionati del mondo e il campionato europeo.
Molti tornei sono interessanti e di rilievo come il Torneo Corbeil-Essonnes, il torneo Cariprato, l’Incontro
Internazionale di Thiais, la Deriugina Cup.
A livello nazionale esistono attualmente 3 campionati di federazione, ripartiti in base al livello tecnico:
la serie C, la serie B e la serie A; in più, svarianti enti di promozione sportiva
(PGS, MSP, AICS, CSI, UISP, ACSE,FEDERCLUBS…) organizzano campionati e tornei.
Oltre alle gare, normalmente le società organizzano saggi periodici che spesso si tengono nelle palestre in cui si esercitano le ginnaste.
Esistono svariate categorie distinte per età e obiettivi agonistici. Le categorie sono determinate da FGI ed EPS;
ogni categoria ha obiettivi adatti all’età. Le ginnaste tipicamente iniziano ad allenarsi in età molto giovane (l’attività inizia normalmente a quattro o cinque anni, anche se alle categorie agonistiche si accede dagli otto anni in su), e di solito raggiungono il vertice delle prestazioni attorno ai vent’anni.
A cura di Giulia Santini e Giulia Decani


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