LE PIRAMIDI
Le PIRAMIDI egizie sono delle strutture archittettoniche a forma di piramidale.
Esse erano grandissime tombe dedicate ai faraoni per un certo periodo.
In queste”tombe” veniva conservato il corredo funebre: suppellittili vari,cibo, gioielli e oggetti personali… Per consentire il passaggio a nuova vita.Il Faraone ordinava ai sudditi di provvedere subito alla costruzione della piramide (ci voleva molto tempo per costruirla).
Tutti partecipavano a quest’opera: dagli schiavi agli operai, e poi architetti, artigiani pittori e scribi (che abbellivano le pareti interne).
La piramide aveva stanze diverse per disorientare possibili ladri.
Inoltre gli architetti provvedevano a far costruire delle trappole e a sigillare l’ingresso!
MA SECONDO VOI IL FARAONE SI FIDAVA DEI COSTRUTTORI?
Non sempre… Infatti faceva lavorare soltanto le persone più fidate!!!!
E ancora oggi ci sono piramidi quasi intatte!!!
A cura di Giada e Gaia
IL NILO
Il Nilo è il fiume più lungo del mondo, ben 6700 chilometri.
Nasce nell’Africa centro-orientale, scorre da sud a nord, in una stretta valle circondata dal deserto e sfocia, con un ampio delta, nel Mar Mediterraneo.
Già nel 5000 a.C., lungo le sue rive sorsero molti villaggi che unendosi fra loro, diedero origine a due regni: il Basso Egitto e l’Alto Egitto che poi si unirono.
La ricchezza e l’esistenza stessa dell’antico Egitto dipendevano dal Nilo.
In estate pioveva molto. Quando il fiume andava in piena arrivava in pianura, straripava, allagando i terreni attorno alle rive. In autunno, l’acqua si ritirava lasciando sul terreno una fanghiglia nera, ricca di sostanze fertilizzanti: il limo. Era il momento dell’aratura e della semina.
In inverno le pianticelle crescevano rigogliose e in primavera si provvedeva al raccolto.
Grazie al Nilo e al limo le terre lungo le rive erano così coltivabili.
Per portare l’acqua anche nelle zone aride di Egizi costruirono dighe e canali. Per prelevare l’acqua dal Nilo e trasferirla ai canali di irrigazione, inventarono lo shaduf, un bilanciere con un grosso masso come contrappeso.
I vasai usavano il fango argilloso del Nilo, impastando l’argilla e lavorandola su un tornio azionato a mano. Dopo averlo modellato, l’artigiano inseriva il vaso nel forno per la cottura.
Gli scribi scrivevano su fogli di papiro: una pianta erbacea che cresceva lungo il Nilo e che poteva essere alta almeno 5 metri che poi veniva tagliata a strisce sottili, intrecciata e schiacciata.
Gli Egizi erano anche bravi cacciatori e pescatori, perchè nel fiume e sulle sue rive vivevano molti animali.
Il Nilo era la principale via di comunicazione. Le barche più leggere erano fatte di papiro, quelle più grandi con i cedri del Libano. Queste permettevano lo sviluppo dei commerci: molte merci erano infatti trasportate con barche lungo le sue acque.
A cura di Emanuele P. ed Enea G.
IL PAPIRO
IL papiro è una pianta acquatica alta fino a 5 metri. Gli egizi la utilizzavano per fare corde, ceste, stuoie e sandali ma soprattutto per fare i fogli!!!
Il succo ottenuto dal midollo era usato come bevanda, le ceneri erano usate come medicamento.
I fogli di papiro li utilizzavano principalmente gli scribi (i maschi delle famiglie ricche).
Il papiro cresceva sulle sponde del Nilo.
IL PAPIRO IN CLASSE
In classe abbiamo riprodotto fogli di papiro con carta, colla vinavil, caffè, acqua e GARZA BIANCA.
PREPARAZIONE:
Si miscela poca acqua con caffè e colla. Si stende con pennello la miscela e s’incolla la garza sul foglio, una striscia dopo l’altra, tutte vicine ma non sovrapposte. Si mette a seccare il foglio, poi si bagna con caffè per renderlo più invecchiato.
Dopo si disegna una figura con una matita e poi si ripassa con le cere e si colora delicatamente. Dopodichè si può colorare con tempera oro.
A cura di Emanuele
Di seguito potete ammirare la gallery dei nostri lavori:
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