Il villaggio neolitico era ABITATO da più di 50 persone circa.
Le capanne non erano più smontabili, ma fisse.
I lavori diventarono di più: gli uomini e le donne si suddividevano gli incarichi e le attività si specializzarono.
C’erano: artigiani, agricoltori, allevatori, cacciatori, pescatori… Le donne pensavano ai figli, alla casa, alla raccolta, al telaio…
L’agricoltura e l’allevamento permisero di avere sempre cibo. Così la vita diventò di tipo stanziale (non erano più nomadi).
Le abitazioni dovevano essere costruite vicino all’acqua: così il villaggio aveva sempre acqua a disposizione.
Vennero costruite anche palafitte per difendersi dai nemici.
Nel villaggio si diffuse anche la religione perchè si facevano cerimonie per i morti e per avere un buon raccolto.
Oggi nel mondo si trovano i resti di villaggi neolitici e in Italia ne abbiamo visti diversi grazie alla LIM in classe.
Uno per tutti è quello di Travo che vi consigliamo di visitare, almeno virtualmente.
Meglio andarci di persona però…
http://www.archeotravo.it/index.php?ID_menu=17
di n.e. m.m.
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