SAN MARTINO
La nebbia agl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor dei vini
l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando
sta il cacciator fischiando
su l’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri
com’esuli pensieri
nel vespero migrar.
(Giosuè Carducci)
GIOSUE’ CARDUCCI
Carducci nacque a Valdicastello,in provincia di Lucca, nel 1835 e morì a Bologna nel 1907. Trascorse la sua fanciullezza tra Bolgheri e Castagneto, dove il padre era medico. Questi luoghi rimasero impressi nel cuore del poeta che li canterà nelle sue poesie. Fu professore di letteratura italiana all’università di Bologna e nel 1906 ottenne il premio Nobel per la letteratura.
PARAFRASI
La nebbia risale sulle colline rese ispide dalle piante ormai prive di foglie (irti colli: alberi in autunno spogli e scheletrici), sciogliendosi in una leggera pioggerella. Sotto il vento di nord-ovest (maestrale), il mare in burrasca fa rumore ed è bianco di spuma (urla:personificazione del mare). Ma per le vie del paese (Bolgheri, paese dell’infanzia di Carducci) dal ribollire dei tini (tini: catini usati per far fermentare il vino), arriva l’odore aspro dei vini e rallegra la gente. Gira sul fuoco lo spiedo (carne fatta cuocere sul fuoco vivo) scoppiettando, mentre il cacciatore sta fischiando sulla porta di casa guardandosi intorno, tra le rossastre nubi ci sono stormi di uccelli neri come i pensieri degli uomini che fuggono, si allontanano, vagano nella sera, al tramonto, per migrare. (Similitudine: pensieri del cacciatori che sono paragonati agli uccelli neri che migrano).
COMMENTO
In questa poesia Carducci descrive l’atmosfera festosa del giorno di San Martino cioè l’11 novembre in un borgo della Maremma toscana. Questo giorno è molto importante per i contadini perché segna la fine del lavoro nei campi e l’inizio del travaso del vino dai tini, dove è stato messo a fermentare, nelle botti. All’allegria del borgo si contrappone la malinconia del paesaggio autunnale avvolto nella nebbia e colto all’ora del tramonto tra le rossastre nubi.
Ecco una bella presentazione su San Martino fatta proprio dai noi
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