Il giardino della nostra scuola è grande e bello.
Ha un campetto da pallavolo e da basket che noi usiamo spesso. Vicino al campetto c’è una rete verde che collega il nostro giardino ad un giardino privato dove cade la palla spesso e dobbiamo gridare a squarciagola per farcela restituire.
Una parte di giardino è occupata dalla terra e, quando piove, si formano delle pozze enormi, dove i bambini di prima, seconda e terza buttano le barchette di carta e le castagne e dove casca sempre la palla con cui giochiamo.
C’è una parte del giardino che collega, attraverso un cancelletto verde, la scuola dell’infanzia alla nostra scuola.
Sul retro del giardino c’è una parte cementata: da lì si può accedere alla palestra, ed è proprio in quello spazio che proviamo il nostri balletti.
Sempre sul retro c’è un orto e con due ragazze di nome Giulia e Simona, laureate in biologia, piantiamo pomodori, ravanelli, cavoli, carciofi, insalata, fragole…
Quando lavoriamo nell’orto c’è spesso un sole caldissimo, per questo quando usiamo la zappa e piantiamo i semi siamo tutti sudati. Vicino all’orto ci sono tre querce e un olivo dietro cui ci nascondiamo quando giochiamo.
Nel nostro giardino ci sono anche tre tavoloni di pietra, due sul retro e uno molto grande davanti alla scuola sul quale recuperiamo i compiti.
Di fronte al tavolone c’è un CEDRO DELL’HIMALAYA, che noi chiamiamo “ALBERONE”.
Accanto al nostro cedro, che è l’albero più grande del nostro giardino, facciamo la conta per “naschiappino”, un gioco inventato da noi.
Nell’agosto 2015 c’è stata una tempesta di vento che gli ha fatto cadere alcuni rami. Ora il nostro cedro è stato potato per la nostra sicurezza.
È il nostro posto di ritrovo ed è lì da tantissimo tempo, per questo ci siamo molto affezionati. Lungo la recinzione c’è il nostro campo da calcio dove giochiamo spesso quinta A contro quinta B.
Facciamo molti giochi in giardino, alcuni insieme e altri no. I maschi giocano a naschiappino e delle volte (ma raramente) le femmine si aggiungono, giochiamo anche a maschi acchiappafemmine o femmine acchiappamaschi (ma è raro, molto raro).
Quest’anno, in un giorno di gennaio, in una parte del giardino, si era formata una lastra di ghiaccio e noi e i bambini di V B abbiamo pattinato e scivolato finché il ghiaccio non si è sciolto.
QUESTO GIARDINO LO ADORIAMO E NON VORREMMO MAI LASCIARLO!!!!!!!!!!!!!!!!
ALIYA, ASIA , LEO, EDOARDO E RICCARDO
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