Il cuore è un organo straordinario che, quando sta bene alterna in modo altamente preciso una fase di rilasciamento muscolare – detta diastole – a una fase di contrazione muscolare – detta sistole.
Durante la diastole, le cavità cardiache – cioè gli atri e i ventricoli – si allargano e si riempiono di sangue.
Durante la sistole, invece, le stesse cavità si contraggono e si svuotano di sangue.
La sistole può dividersi in due momenti: la sistole atriale, che corrisponde alla contrazione dei soli atri e serve a travasare il sangue nei ventricoli, e la sistole ventricolare, che corrisponde alla contrazione dei soli ventricoli e serve a pompare il sangue nei vasi sanguigni.
Come la sistole, anche la diastole consta di due momenti: la diastole atriale, che è la riespansione degli atri prima di una nuova sistole atriale, e la diastole ventricolare, che è la riespansione dei ventricoli prima di una nuova sistole ventricolare.
Pertanto, sistole e diastole si accavallano nel tempo, iniziando quando una ha già avuto parziale svolgimento.
D’altra parte, se fossero due eventi separati – che prima se ne verifica uno e poi se ne verifica un altro il cuore non riuscirebbe a garantire ai tessuti le giuste quantità di sangue di cui quest’ultimi hanno bisogno.
A cura di Jacopo
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