Al museo etrusco!
Con la nostra classe siamo andati alla sezione etrusca del Museo Archeologico di Firenze.
Carlotta, la bravissima archeologa che ci guida in tutte le visite ai musei fin dalla terza elementare, ci ha portato in una sala del museo dove c’erano tanti vasi nelle vetrine
Ci ha spiegato che i vasi chiari, con disegni imprecisi e grossolani, erano dei Villanoviani; invece quelli esposti in un’altra vetrina, scuri, fatti ad opera d’arte e con belle decorazioni, erano stati realizzati dalla stessa popolazione,aiutata dai Greci cento anni più tardi, con una tecnologia veramente più raffinata ed evoluta. Che cosa era successo in questi 100 anni? Come è stato possibile tutto quel progresso della stessa popolazione in così poco tempo? L’ipotesi è che quella popolazione originaria del luogo si sia unita ad altre che sono arrivate in quello stesso territorio.
Con l’aiuto di altre popolazioni Fenici,Greci e Celti si è formata una nuova civiltà.
Dai Celti hanno preso una nuova invenzione: i pantaloni.
Dopo aver osservato tutti i reperti esposti in questa sala, siamo andati in un’altra che era piena di tombe.
La maggior parte delle tombe era femminili.
Carlotta ci ha spiegato che vi erano dei modelli fissi per le tombe: se il defunto era bello, significava che era giovane, mentre se era brutto significava che era vecchio.
La ricchezza si vedeva dalla pancia, che veniva messa in evidenza e mostrata: se si vedeva tanto, significava che l’uomo (o la donna) era ricco, mentre quando la pancia non si vedeva, voleva dire che l’uomo era povero. L’ideale di bellezza dell’epoca imponeva di mostrare la propria rotondità. I defunti avevano in una mano un oggetto da regalare alla divinità dell’aldilà, mentre nell’altra facevano le corna per avere fortuna.
Usciti da questa sala, siamo andati a vedere la statua della Chimera.
La guida ha detto che la Chimera si trovava sulla porta della città di Arezzo e durante una guerra era caduta e successivamente le era caduta una roccia sopra. L’avevano ritrovata sotterrata da un macigno. Poi i Medici l’avevano comprata e riparata; il problema era che non era stata rimontata bene: il serpente non doveva mordere la capra, ma proteggere le spalle del leone .
La chimera era la guardiana del regno dei morti ed accompagnava i defunti dopo la morte. Dopo che il defunto veniva portato davanti al suo cospetto dai demoni, la Chimera ne annusava l’anima per sentire se era stato buono in vita. Se lo faceva passare, il defunto poteva andare nella sua nuova vita.
Invece se la Chimera si metteva in posizione d’attacco divorava l’anima senza darle scampo.
Poi ci siamo affacciati alle finestre ed abbiamo visto delle strutture esposte nel cortile del museo: una era una tomba ad edicola e l’altra una tomba a tumulo!
Successivamente siamo andati in un’altra sala e Carlotta ci ha spiegato il lusso degli Etruschi, equivalente a quello dei petrolieri di oggi: compravano le cose solo per averle visto che erano ricchi.
Infine siamo scesi al piano terreno e la guida ci ha fatto vedere gli oggetti rinvenuti dentro una tomba. La maggior parte degli oggetti erano dorati!
Alla ffine della visita, siamo tornati a scuola.
Questa è stata la nostra esperienza al museo etrusco.
Ciao!
Johan Clarence C., Filippo D.V.
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