I nostri pensieri Tecnologia Testi

La dipendenza dal telefono

24 Apr 2020

Prima di iniziare faró uno specie di giuramento: GIURO DI DIRE LA VERITÁ, SOLO LA VERITÁ, NIENT’ALTRO CHE LA VERITÁ.
La dipendenza è quando sperimenti una cosa e non puoi più farne a meno.
Se non usufruisci con una certa frequenza dell’oggetto della tua dipendenza ci si può deprimere o stare male. Si può diventare dipendenti molto velocemente e a volte non ce ne rendiamo nemmeno conto. Si può essere dipendenti di molte cose: droghe, cibo, ecc… È molto comune nei ragazzi essere dipendenti dal telefono o proprio di un app del telefono.
Conosco una persona che aveva l’ansia di non essere rintracciabile al telefono e quindi nel cuore della notte si svegliava per controllare le notifiche o non dormiva proprio facendo preoccupare i genitori. È difficile “guarire” da questa dipendenza: devi allontanare da te l’oggetto di dipendenza. Chiedi aiuto a qualcuno: genitori, fratelli, sorelle o comunque persone e che vivono con te.
Forse voi, che leggete, vi starete chiedendo come, una ragazzina di 12 anni, possa trattare un argomento così serio che fa soffrire molte persone. Io sono stata, in parte, dipendente dal telefono e sinceramente, non me ne ero nemmeno accorta.
C’è una specie di community (di cui non dirò il nome) in cui si scrivono delle storie a cui puoi accedere liberamente da Google; io l’ho scoperta per caso ed ho iniziato a frequentarla. Dopo un pò che leggi ti chiede l’ammissione alla Community e io inizialmente non volevo accettarla ma se non la accettavo non potevo più leggere. Quindi accettai. Poi ci fu il problema più grande! Io tra qualche mese faccio 13 anni, ma ne ho ancora 12. Però per essere ammessi bisognava essere nati almeno nel 2006 o comunque avere almeno 13 anni. E cosa feci? Mentii. Sia all’app che ai miei genitori a cui non dissi niente (a chiunque stia leggendo qui e siete in una situazione simile alla mia vi do un consiglio: parlatene con un adulto perché le bugie hanno le gambe corte e le mezze bugie non sono la verità).
Dopo un pò mio padre mi scoprì, fece delle ricerche più accurate e si accorse che avevo mentito all’app. Mi vietò di rivisitare il sito e per un pò ce la feci. Ma poi mi arrivò una notifica di quel sito e io per curiosità entrai e ricominciai a frequentarla, mia madre se ne accorse e mi tolse il telefono.
Questo fatto è successo all’inizio della quarantena per il corona virus e oggi sono in fase di “depurazione” perché i miei genitori mi hanno tolto il telefono e ne ho accesso solo la sera per qualche ora.
Non ho idea di quando riavrò il telefono, ma oggi posso dire di essere tornata a sorridere senza l’ansia costante di stare al telefono.

A cura di M.B.


CONDIVIDI:

Articolo precedente