“A l’alta fantasia qui mancò possa;
ma già volgeva il mio disio e ‘l velle,
sì come rota ch’igualmente è mossa,
l’amor che move il sole e l’altre stelle.”
Paradiso: XXXIII ,142-145
Il 25 marzo si è celebrata la prima edizione del Dante Dì.
Perché il 25 marzo? Gli studiosi hanno individuato in questa data l’inizio del viaggio del sommo poeta, nella Pasqua del 1300, nei regni dell’oltretomba.
Inizio della Divina Commedia.
È vero, arriviamo un po’ in ritardo…
Ma anche io e la mia classe vogliamo celebrare il Poeta.
Così, vi offriamo una delle tavole che ho disegnato qualche mese fa, mentre mi avvicinavo, insieme ai miei compagni, alla lettura dei canti più celebri della sua opera maggiore.
Ho scelto per voi la rappresentazione del Paradiso che è formato da 9 cieli concentrici che ruotano intorno al pianeta Terra. Essi sono rispettivamente Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove e Saturno proprio come venivano rappresentati dalla scienza aristotelica-tolemaica sull’Universo.
Oltre il nono cielo c’è l’Empireo, la sede di Dio e dei Beati, riuniti in una Candida Rosa.
Nel paradiso si trovano Dio e le anime Beate. Queste anime sono beate perché ricevono luce e amore da Dio.
Per volontà di Dio le anime beate scendono dall’Empireo per incontrare Dante.
Nei 9 cieli dove Dante le incontra, le anime beate cantano e danzano avvolte da una grande luce. Il paradiso, dunque, appare a Dante come un mare di luce e di splendore.
A cura di Viola
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