Il 31 dicembre 2019 è stato segnalato un nuovo ceppo di questo virus a Wuhan, in Cina.
Il 31 gennaio 2020 risultano 213 decessi e circa 9776 casi accertati conseguenti all’epidemia, portando il governo Cinese a chiudere scuole e università.
Sintomi
I sintomi sono simili a quelli di altri virus: febbre, raffreddore e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, bronchite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
Precauzioni
– Non recarsi nelle aree colpite dal coronavirus in Cina.
– Mantenere l’igiene delle mani e dalle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto, gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino dopo l’uso e lavare subito le mani).
– Pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate).
– Evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.
Dove si sta espandendo il virus?
Il virus si sta diffondendo molto velocemente, ci sono stati alcuni casi (oltre che in Cina) in: Australia, Singapore, Giappone, Unione Sovietica, Nepal, Tailandia, Corea del nord, Germania, Francia, Italia, Sri Lanka, Viet Nam, Malaysia, Cambogia, Canada e Stati Uniti d’America.
Al seguente link la situazione aggiornata: World Healt Organization.
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