Mercoledì pomeriggio stavamo facendo gli autoritratti quando, all’improvviso Chiara ha detto: “Sbrigatevi, mettete via, siamo in ritardo per la laurea di Giovanni!”
Tutti erano incasinati a prendere le giacche.
Poi siamo usciti dalla scuola passando da via Dei Macci.
Dopo un po’ siamo arrivati in via Laura abbiamo aspettato, dopo siamo entrati nell’Università. Era molto silenziosa, e anche la nostra classe ha provato a stare in silenzio.
Siamo andati nel cortile e abbiamo visto tre panchine che formavano la bandiera dell’Italia. Il cortile era molto piccolo e con un vaso in centro.
Poi siamo scesi dalle scale ci siamo seduti e abbiamo aspettato.
Siamo entrati nell’aula magna c’erano gli amici di Giovanni e anche l’amica di Chiara.
I professori parlavano con Giovanni e Giovanni rispondeva e aveva un libro che si chiamava tesi.
Siamo usciti cosí i professori decidevano il voto.
Abbiamo aspettato e siamo rientrati i professori hanno detto a Giovanni aveva preso 107 su 110.
Siamo riusciti e abbiamo festeggiato un po’, poi siamo andati a piazza Santissima annunziata e abbiamo mangiato schiacciate, pizzette e succhi di pesca Giovanni é venuto con la corona di alloro e ora si chiama “dottor Giovanni”.
A Giovanni abbiamo regalato un libro fatto di lettere con i consigli e Vitto D ha portato un timbro per la cera dei genitori e una nonna il caffè.
Hanno dato a Giovanni lo spumante e Giovanni l’ha aperto: stava per andare sulla testa di Bech!
Dopo sono venuti i genitori a prenderci.
Articolo scritto da Nadine
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