Lo scopo era quello di imparare il rapporto tra matematica e figure architettoniche tipiche di Firenze. Il metodo di insegnamento consisteva nello spiegare agli alunni alcune strutture riguardanti la matematica con esempi osservati dal vivo. Lo strumento utilizzato per l’insegnamento era una mappa della città che veniva data agli studenti , munita di disegni riguardanti le spiegazioni. Il docente ci ha illustrato come si costruisce un arco a tutto sesto; ci ha parlato del funzionamento della meridiana, orologio solare; non ci siamo persi la spiegazione delle figure auree e della collocazione della torre del Palazzo Vecchio; adesso sappiamo che l’arco a sesto acuto è formato da due archi a tutto sesto e perché la Bibbia narra che Dio ha creato il mondo in sei giorni: il 6 è un numero perfetto.
Un numero si dice perfetto se la somma dei suoi divisori, eccetto il numero stesso, dà il numero scomposto:
1 + 2 + 3 = 6
La guida ci ha raccontato cose interessanti e ci ha fatto capire l’importanza dell’uso della matematica. Pensiamo che lo scopo della lezione fosse farci comprendere che tutte le discipline sono legate tra loro e quando l’uomo realizza un’opera d’artemette insieme tutte le sue conoscenze. Quando impariamo la matematica a scuola questa ci sembra un insieme di regole che non hanno niente a che vedere con la vita. Durante questa gita, Gabriele ed io, ci siamo resi conto che la matematica è presente in tutte le cose che facciamo: architettura, arte, giochi, musica, medicina, informatica, telecomunicazioni
Abbiamo provato ad immaginare un mondo senza la matematica ma il risultato è stato negativo; in particolare perché nelle cose che mettiamo in pratica ogni giorno sono sempre presenti i numeri: nell’orologio, quando mangiamo,le ore scolastiche, negli indumenti, nella calibrazione della dieta….
I numeri ci seguono ovunque.
“Sfortunatamente per alcuni di noi, non possiamo farne a meno”.
A cura di Gabriele e Miruna
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