Per concludere in bellezza l’anno scolastico abbiamo partecipato ad un progetto teatrale con la quinta B e la prima B della scuola secondaria del nostro istituto. Le nostre maestre hanno lavorato con il “Paracadute di Icaro”, un’associazione teatrale. In particolare noi della quinta A abbiamo fatto un bel percorso con Edoardo, il nostro operatore, molto bravo e simpatico.
Il tema affrontato è “Il bullismo”, un problema molto difficile ed attuale per noi ragazze/i.
A noi è piaciuto molto; volevamo dare un messaggio e trasmettere delle emozioni.
Sulle emozioni abbiamo fatto dei laboratori anche con Telefono Azzurro e quindi eravamo preparati a farle rivivere…
Anche il nostro pubblico è rimasto incantato. Le nostre famiglie sono venute a vederci recitare e cantare. Il nostro messaggio è stato chiaro e semplice: SIAMO CONTRO IL BULLI! MA COSA FARE?
Per affrontare questo problema suggeriamo di usare un po’ d’ironia e di non rimanere soli. Chiedere aiuto ai compagni che non devono essere spettatori indifferenti e passivi, ma possono fare gruppo con chi si mostra fragile e indifeso. La canzone che dice “vorrei, ma non posso” è molto chiara.
Il nostro motto è che “L’UNIONE FA LA FORZA”.
Visto il grande successo la nostra maestra Rosalba ci ha proposto di rifare lo spettacolo. Certo, ma per chi?
Dopo qualche giorno abbiamo fatto una replica per i nostri compagni di tutte le classi della prima media.
Anche loro sono rimasti contenti di quanto hanno visto. Molti ci hanno fatto i complimenti!
Poi alla scuola San Brunone c’è stata la premiazione di tutte le classi che hanno partecipato al progetto Continuità, “Crescere Insieme”. Purtroppo non abbiamo vinto la SuperCoppa, come speravamo..
Ma abbiamo vinto comunque una coppa per le canzoni che toccano i sentimenti (potete ascoltare la nostra canzone al seguente link: https://vimeo.com/343808368).
Noi siamo felici perchè stare insieme e fare qualcosa di bello è stata già una GRANDE VITTORIA!
Un grazie sincero alle nostre maestre Rosalba e Antonella e al nostro carissimo Edoardo.
A cura della classe quinta A
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