Ferragosto come ogni anno, io e i miei amici Linda, Lorenzo, Lapo, Stella e Lorenzo lo aspettiamo con trepidazione perché per noi è un giorno molto divertente.
Quest’anno ci siamo addirittura preparati all’evento il giorno prima portando le nostre pistole, i fucili ad acqua e i gavettoni per provare tutto. La mattina del 15 Agosto, appena arrivati sulla spiaggia, io e i miei amici abbiamo riempito i gavettoni ma è stata un’impresa molto difficile perché il bagnino ci ha scoperti in bagno mentre riempivamo i palloncini e non voleva. Secondo lui dovevamo riempirli utilizzando l’acqua del mare ma era ovviamente impossibile, ma non ci siamo persi d’animo e pian piano di nascosto ce l’abbiamo fatta.
Nella mattinata ci schizzavamo tra noi per allenarci per la battaglia tra tutti i bagnanti che ci sarebbe stata nel pomeriggio. Poi abbiamo preparato un fortino di sabbia dove abbiamo messo i gavettoni e abbiamo aspettato l’arrivo del gruppo di ragazzi e bambini che arrivano dalle spiagge vicine in massa con secchi e gavettoni per schizzare noi del Bagno Tirseno. Dato che i “nemici” solitamente arrivano in massa e sono davvero tanti, noi li aspettavamo in acqua e quando sono arrivati li abbiamo colpiti con i nostri gavettoni e con le nostre pistole. Siccome erano tanti e diventava pericoloso, i nostri genitori ci hanno detto di allontanarci e di andare più al largo quindi “i nemici” sono riusciti a prendere le nostre scorte di gavettoni e a utilizzarli. La cosa più sorprendente di questo anno è stata che ad un certo punto è arrivato un altro gruppo di persone dall’altra parte della spiaggia quindi i due gruppi si sono scontrati a suon di gavettoni e secchiate d’acqua! Io e i miei amici eravamo in acqua un po’ al largo e ci siamo potuti godere lo spettacolo in tranquillità, era davvero divertente! Solo verso la fine dello scontro ci siamo mischiati di nuovo alla folla e abbiamo schizzato tutti. Alla fine di questa grandiosa giornata ero contento perché insieme ad i miei amici mi ero divertito tantissimo.
A cura di Tommaso L.
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