La biennale dello scarto nasce a Venezia nel 2018 come reazione al comportamento ipocrita di molti artisti che sposano l’idea ecologista, ma poi producono opere fortemente inquinanti.
Nella prima edizione le opere del Giardino d’arte contemporanea Viaggio di Ritorno, ideato dall’ artista a Castiglione della Pescaia, furono teletrasportate attraverso canali interattivi in varie capitali e luoghi del mondo: Berlino, New York, Città del Vaticano ecc. Fu ideata una mostra 100% a impatto 0.
I temi della seconda edizione sono l’economia circolare, gli scarti e gli scartati. L’economia circolare prevede la condivisione, il prestito, il riutilizzo, la riparazione e il ricondizionamento e il riciclo dei materiali. Ci insegna che tutti abbiamo il diritto a una seconda, terza o quarta possibilità e che tutti possiamo dire e fare qualcosa per contribuire a salvare tutte le specie viventi compresa quella umana.
Il progetto vuole essere nomadismo aborigeno del sentire, rivoluzione verde di felicità, flusso orizzontale per la difesa della biodiversità e della diversità, della bellezza, della grazia, dell’estasi, dell’amore, dell’anima. Una guida per l’umanità, che passa dalle fibrillazioni del quotidiano, entra nel silenzio sacro e punta alla ricerca della luce che abita dentro ognuno di noi.
A cura di Martina
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