Era una notte di dicembre, quando mia madre, incappucciata, scappò, usando la scusa di andare a comprare il latte.
Io a 5 anni non potevo immaginarmi niente, quindi la lasciai andare.
Passarono giorni e lei non era ancora tornata, ed io cominciai a preoccuparmi.
Piangendo corsi da mio fratello, e lui mi mise a dormire.
Gli anni passarono ed io avevo ormai 11 anni.
Andai da mio fratello con le lacrime agli occhi e, col cuore a pezzi, gli chiesi: “Tornerà mamma?”.
Lui mi disse che non aveva risposta e cominciò a piangere.
Un’ora dopo guardai le notizie in TV, e vidi la faccia di mia madre sullo schermo, con sotto la direttrice del TG che affermava che il suo corpo era stato ritrovato senza vita in un bosco.
Io cominciai a piangere, quasi da svenire.
E fu qui che realizzai che la mia vita era rovinata.
Peggio ancora di quanto lo fosse prima.
A cura di Mirko Syla

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