Il mondiale delle contraddizioni si è concluso a Doha.
20/11/22- 18/12/22: il mondiale di calcio più strano della storia è terminato.
Il mondiale più strano della storia? Si, così è stato.
Si è giocato in inverno, in un paese arabo che non ha tradizione calcistica, in una situazione politica e religiosa particolare.
I lavoratori hanno lavorato in condizioni disumane per pochi euro l’ora, molti sono morti o sono rimasti gravemente feriti, perché mancavano le condizioni di sicurezza; ma soprattutto è mancato il diritto di esprimere la propria opinione.
Le immagini dei tifosi a cui è stato impedito di poter indossare i colori dell’arcobaleno sono la dimostrazione della mancanza di libertà nel paese in cui si è giocato il mondiale. Pensate, anche la nazionale tedesca ha provato a far indossare la fascia di capitano con i colori dell’arcobaleno al portiere Neuer, ma la FIFA (Fédération Internationale de Football Association) ha minacciato sanzioni riguardo la Germania perché quel gesto era indigesta al governo qatariota.
Il calcio è lo sport più seguito al mondo e deve trasmettere messaggi positivi di uguaglianza e fratellanza. Mi fa sorridere che il pallone della fase finale contenesse la parola Al Hilm, che in arabo richiama l’uguaglianza di genere, quando, questa parità non c’è stata in tutte e 64 le partite.
Mi auguro che le partite dei mondiali in Canada, Stati Uniti e Messico del 2026 facciano tesoro di quanto accaduto quest’anno. Ascanio V.
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