Il primo mondiale della storia si disputò nel 1930 in Uruguay, paese già detentore degli ultimi due titoli olimpici.
Questa edizione si caratterizzò per una massiccia opera di boicottaggio da parte delle federazioni europee, deluse dall’assegnazione del torneo a un paese sudamericano: molto scalpore suscitò nell’ambiente calcistico latino la rinuncia dell’Italia di Vittorio Pozzo, da poco arrivata prima in Coppa Internazionale nonché medaglia di bronzo olimpica nel ’28, la cui presenza era praticamente data per ovvia. Solo grazie all’impegno di Jules Rimet, all’epoca presidente della FIFA, si riuscì a garantire la partecipazione di 13 squadre, di cui solo 4 europee (Francia, Belgio, Jugoslavia e Romania) e le altre in rappresentanza di paesi del Nuovo Continente. Non essendo raggiunto il numero minimo previsto, fissato a 16, per l’unica volta nella storia non si disputarono turni di qualificazione.
Tutte le gare di questa edizione si tennero in 3 diversi impianti della capitale Montevideo, ma gran parte di esse vennero giocate all’ Estadio Centenario, peraltro, il mondiale ebbe luogo nel pieno dell’inverno australe, perciò molti incontri, incluse semifinali e finale, avvennero in condizioni climatiche proibitive.
La finalissima fu il 30 luglio tra Argentina e Uruguay, disputata al Centenario nel pieno di una nevicata, attaccarono soprattutto i Biancocelesti, che chiusero il primo tempo sul 2-1 in rimonta, grazie ai goal di Peucelle e soprattutto Guillermo Stabile che arrivò così a quota 8 reti vincendo la classifica cannonieri; nella ripresa, però, gli uruguaiani furono più decisivi, segnando altre tre volte e realizzando il definitivo 4-2. Gli uruguaiani diventarono così la prima squadra di sempre ad alzare la “Coppa della Vittoria” e la prima a farlo in casa propria.
Quest’anno (2022) il mondiale viene giocato in Qatar e rimarrà nella storia per il fatto che è un paese in cui il calcio non è sviluppato inoltre è un paese i cui non vengono rispettati gli omosessuali e per costruire tutti gli 8 stadi sono morte migliaia di persone costrette a lavorare in modo tutt’altro che sicuro. Un altro scandalo è stato che per poco le donne non avrebbero potuto entrare negli stadi per via della assenza della parità dei generi.
A cura di Leonardo e Yuri
Vincitori dei mondiali dal 1934 al 2018
Anno | Mondiale | Vincitrice |
1934 | Italia | Italia |
1938 | Francia | Italia |
1954 | Svizzera | Germania |
1958 | Svezia | Brasile |
1962 | Chile | Brasile |
1966 | Inghilterra | Inghilterra |
1970 | Messico | Brasile |
1974 | Germania | Germania |
1978 | Argentina | Argentina |
1982 | Spagna | Italia |
1986 | Messico | Argentina |
1990 | Italia | Germania |
1994 | USA | Brasile |
1998 | Francia | Francia |
2002 | Giappone | Brasile |
2006 | Germania | Italia |
2010 | Africa | Spagna |
2014 | Brasile | Germania |
2018 | Russia | Francia |
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