Caro Diario, questa è la prima volta che scrivo e ho deciso di raccontarti una avventura a scuola.
Era un giorno di sole, era il giorno della gita. Siamo saliti sul pulmino. Dopo un po’ siamo arrivati.
Ma aspetta: intanto io mi chiamo Lorenzo e ora ti presento la mia classe:
Elettra, la ragazza che amo
Giulia, la mia migliore amica
Matteo, il mio migliore amico
Tommaso, il bullo soprannominato “l’inferno”
Ginevra, la fidanzata di Tommaso, cioè la bulla soprannominata “il secondo inferno”
MAESTRI:
Lucia, la maestra di italiano
Francesca, la maestra di matematica
Ritorniamo alla gita. Io e Matteo abbiamo chiesto alla maestra Francesca dove eravamo diretti.
Ci ha risposto che eravamo diretti verso l’Arno.
A me andava bene, ma quando ci ha detto che dovevamo andare in canoa in gruppi, stavo per vomitare.
Là ci saranno un milione di alghe e se mi mettono in gruppo con Elettra mi iniziano a tremare le gambe e lei cadrà! In quelle brutte, schifose, puzzolenti alghe, che già al pensiero svenivo.
A un certo punto la maestra Lucia gridò: “gruppi!!!”
I gruppi erano così composti: 1° Giulia, Ginevra, Tommaso. 2° Elettra, Matteo e Lorenzo.
“E ora tutti in canoa!”
Sentii già Tommaso ridacchiare: “I due piccioncini…”.
Salii sulla canoa molto imbarazzato: fin qui tutto bene, ma dopo un po’, quando le alghe si avvicinavano, mi tremavano le gambe, ero tutto rosso pomodoro.
Si alzò un vento terribile, la canoa di Tommaso si avvicinò.
Con un ghigno infernale Ginevra diede un calcio alla nostra canoa.
Elettra cadde in acqua tra le urla delle maestre.
Matteo mi sussurrò: “Vai ad aiutarla!”.
Io ero nel panico ma senza dire niente mi tuffai, la presi in braccio e risalii sulla canoa tra le urla incitanti dei miei compagni.
Lei mi disse: “Sei il mio eroe”.
Il mio cuore batteva fortissimo.
Guardai Giulia che mi sussurrò: “Ora!”
Mi feci coraggio e presi il biglietto dalla canoa.
Lo passai a Elettra che lesse:
“TI AMO, ELETTRA”.
Lei mi guardò e rispose:
“Anche io!”
Da quel giorno, Elettra ed io siamo fidanzati.
A cura di Alice e Veronica
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