LA VITA
Cleopatra, ultima sovrana d’Egitto divenuta regina ad appena diciassette anni, ha regnato dal 52 a.C. fino alla sua morte. Fu una donna dalla personalità molto forte e indipendente, portò avanti una politica espansiva e accentratrice, nonostante il continuo avanzare della potenza romana nel mar Mediterraneo. Cleopatra riuscì, infatti, a relazionarsi efficacemente con Roma, grazie anche al rapporto personale che instaurò con due importanti generali romani, Giulio Cesare e Marco Antonio, ed ebbe un ruolo centrale nell’ultima guerra civile (44-31 a.C.) che portò alla nascita dell’Impero romano per iniziativa di Ottaviano Augusto.
Cleopatra non detenne mai il potere da sola, ma in realtà fu sempre lei a comandare sul proprio regno: infatti prima governò con il padre Tolomeo XII Aulete tra il 52 e il 51 a.C., alla morte di questi, salì al trono insieme al fratello che era stata obbligata a sposare e poi al figlio Tolomeo XV Cesare.
L’infelice matrimonio con il fratello non durò a lungo: la forte personalità della regina non poteva sopportare la presenza del suo insignificante marito-fratello e scoppiò dunque una feroce rivalità che vide prevalere Cleopatra; questa riuscì infatti a far uccidere il fratello dai Romani, ai quali aveva chiesto aiuto. In quella occasione Cleopatra fece innamorare di sé Giulio Cesare. Ma la religione egiziana non poteva tollerare che la regina, ormai vedova, rimanesse senza un legittimo marito consanguineo. Cleopatra sposò quindi nel 47 a.C. un altro fratello, Tolomeo XIV, di appena undici anni, che la regina non vide quasi mai poiché si trasferì a Roma con Giulio Cesare, dal quale ebbe anche un figlio, Cesarione.
CLEOPATRA E ANTONIO
Dopo l’assassinio di Cesare da parte del Senato nel 44 a.C., Cleopatra scappò da Roma e tornò in Egitto, dove fece uccidere il suo secondo marito ed elevò al rango di coreggente il suo piccolissimo figlio, Cesarione. Dopo la fine della prima parte delle guerre civili seguite alla morte di Giulio Cesare, Cleopatra conobbe e sedusse il vincitore dell’Oriente, Marco Antonio. I due divennero amanti e vissero insieme fino al termine della loro vita.
Cleopatra ebbe su Marco Antonio un’influenza molto forte, tanto da alimentare i sospetti che la coppia progettasse di creare un impero orientale, con capitale ad Alessandria.
ASPETTO FISICO DI CLEOPATRA
Per quanto riguarda l’aspetto fisico di Cleopatra le uniche attestazioni certe sono i ritratti monetari e i due busti esposti ai musei di Berlino e Roma.
Nonostante leggere differenze, tratti caratteristici di queste rappresentazioni sono la presenza di un naso aquilino, capelli ricci e mento prominente; inoltre è attestato che non fosse particolarmente alta. Alcune fonti letterarie antiche non sono invece d’accordo tra loro: Plutarco affermò che la bellezza di Cleopatra non era comparabile a quella di altre donne, ma che il suo fascino derivava dalla sua personalità; Cassio Dione, invece, la presentò come una donna di una bellezza senza eguali.La rappresentazione moderna di Cleopatra come donna bellissima è comunque iniziata secoli dopo, con l’Antonio e Cleopatra di Shakespeare; nonostante ciò, gli storiografi contemporanei ritengono opportuno concentrarsi di più sulla personalità carismatica della regina anziché sul suo aspetto.
IL SUICIDIO
Ben presto il conflitto tra Ottaviano e Cleopatria e Marco Antonio divenne inevitabile. La battaglia decisiva si svolse nello Ionio, al largo di Azio (31 a.C.). La vittoria di Ottaviano fu nettissima, grazie anche al contributo offerto dal grande generale Agrippa e all’inspiegabile comportamento di Cleopatra, che abbandonò la battaglia ancora prima dell’inizio degli scontri.
Forse la regina, temendo la sconfitta, pensava di ingraziarsi i favori del futuro vincitore non partecipando allo scontro armato?
Antonio, disperato, inseguì la sua Cleopatra fino ad Alessandria, dove i due amanti, vista l’impossibilità di trattare col vincitore, si suicidarono. Secondo la tradizione, Cleopatra si fece avvelenare dal morso di un serpente.
Cleopatra è un personaggio storico di tragica grandezza. L’epoca in cui visse, il momento di massima espansione della potenza romana nel Mediterraneo, non consentiva a un sovrano, per quanto dotato di intelligenza e bravura, di avere una politica autonoma.
La regina d’Egitto provò a ritagliarsi un suo spazio nella storia con le uniche armi che aveva: le sue doti personali.
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