La scrittura è un sistema che l’uomo ha escogitato per esprimere e rappresentare la parola emessa dal suono della voce.
Le parole esprimono dei concetti, dei pensieri e la scrittura è il mezzo fondamentale per creare poesia o prosa.
Così distinguiamo testi che per contenuto raggiungono una certa importanza come ad esempio la Bibbia dai testi che hanno una necessità contingente come ad esempio la registrazione di conti.
La scrittura è utile sempre e la sua utilità ci fa capire che c’è una differenza sostanziale tra la lingua scritta e lingua orale: la prima rimane e diventa testimonianza del pensiero e della storia, la seconda si dilegua in breve tempo e il pensiero che era stato espresso viene dimenticato.
La scrittura è nata in almeno in due luoghi molto distanti tra loro: in Mesopotamia, ad opera degli antichi Sumeri, intorno al 3000 a.C. e in Mesoamerica intorno al 600 a.C. entrambe svilupparono un sistema di segni grafici differente l’uno dall’altro.
Per questo si può dire, osservando i sistemi di scrittura oggi esistenti e usati regolarmente, che la scrittura è anche l’espressione di una determinata cultura di un popolo.
Ogni popolo insomma, sviluppa un proprio codice linguistico sia orale che scritto e nell’ambito del nostro argomento possiamo quindi affermare che ci sono molti tipi di scrittura, alcuni dei quali cercherò di presentarveli sinteticamente.
Comincerò dal sistema che ci riguarda più da vicino, visto che è quello che usiamo e cioè l’alfabeto latino, tecnicamente chiamato script latino, ed è un insieme di grafemi usato dalla maggior parte dei sistemi di scrittura del mondo, tra i quali l’alfabeto italiano e la maggior parte delle altre lingue di origine romanze.
Oltre ad esse anche l’inglese, il turco e il vietnamita utilizza questo alfabeto e molti altri sistemi di scrittura europei ed extra-europei lo hanno adottato durante il XX secolo.
Alcuni di questi sistemi di scrittura usano una versione estesa del repertorio latino con l’aggiunta di diacritici o di grafi appositi.
L’alfabeto cirillico è l’alfabeto usato per scrivere varie lingue slave (il russo, l’ucraino, il bielorusso, il bulgaro, il macedone, il serbo, il ruteno, il bosniaco e il montenegrino) e lingue non slave parlate in alcune delle ex repubbliche sovietiche e nell’odierna Federazione russa.
È il terzo alfabeto ufficiale dell’Unione europea.
Le versioni moderne oggi in uso in vari paesi dell’Europa orientale derivano da un primo alfabeto comune, ma hanno subìto nei secoli diverse modifiche, sia nella grafia sia nella pronuncia.
L’alfabeto arabo è il sistema di scrittura usato nella lingua araba.
Poiché con questo alfabeto è scritto il Corano, il libro sacro dell’Islam, l’influsso dell’alfabeto ha seguito quello della religione; come risultato, l’alfabeto arabo è usato per la scrittura di molte altre lingue, persino non appartenenti alla famiglia delle lingue semitiche: esempi di lingue non semitiche scritte con l’alfabeto arabo sono il persiano, l’urdu e il malese.
Per adattarlo alla loro fonetica, l’alfabeto è stato modificato con l’aggiunta di altre lettere e simboli.
Nell’alfabeto Cinese a ogni carattere corrisponde un’unica sillaba.
Proprio come le lettere dell’alfabeto latino hanno forme caratteristiche (con le minuscole che occupano un’area tondeggiante), i caratteri cinesi occupano più o meno un’area quadrata.
ll moderno sistema di scrittura della lingua giapponese utilizza tre principali tipi di caratteri: logogrammi (kanji), due sillabari (hiragana e katakana) e l’alfabeto latino in casi ristretti (rōmaji).
I kanji, di origine cinese, sono 2997 (quelli più comuni sono noti come jōyō e jinmeiyō kanji) e vengono utilizzati soprattutto per sostantivi, verbi, aggettivi e nomi propri di persona; i due sillabari (kana) contengono ciascuno 46 caratteri di base (71 compresi i segni diacritici), ognuno dei quali corrisponde ad un suono nella lingua giapponese, vengono utilizzati nella flessione linguistica dei verbi e degli aggettivi e nelle particelle grammaticali.
Termina qui il mio articolo.
Qui di sotto troverete in allegato piccolo video sull’’origine della scrittura.
A cura di Riccardo
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