Ciao a tutti mi piacerebbe parlare dello sport che pratico il nuoto sincronizzato uno sport che adoro e che parla di danza e di lavoro di squadra, d’acqua e di leggerezza.Il nuoto sincronizzato è uno sport sincero che ti apre il cuore, e il mio idolo è Manila Flamini un grande esempio!
Chi pratica il nuoto sincronizzato viene diviso in categorie in base all’età:
1°anno: scuola nuoto (indipendentemente dall’età)
Fino ai 7 anni di età: “Giovanissime”
Fino ai 9 anni: “Esordienti B”, 10 anni “Esordienti A”
Dai 12 ai 14 anni: “Ragazze”
15-17: “Junior” 18-20/25 “Senior”
Dopo i 25: “Master”
“Assolute” è una squadra composta da atlete di età diverse.
Le atlete possono gareggiare in formazioni da:
– “Assolo”
– “Doppio”
– “Trio”
– “Squadra” composta da almeno 8 atlete (se la squadra è formata da meno atlete concorrono penalità)
– “Combo” o “Combinati” dove si esibiscono due formazioni di quelle sopracitate
Ma ora parliamo di lei… Manila Flamini
Nata a Velletri il 18 settembre 1987 è una sincronetta italiana, campionessa del mondo a Budapest nel 2017 e prima medaglia d’oro della storia per il nuoto sincronizzato italiano insieme a Giorgio Minisini.
Agli Europei 2006 di Budapest ha vinto il bronzo nella prova a squadre e nel combinato, mentre agli Europei 2008 di Eindhoven ha vinto le sue prime medaglie d’argento nella prova a squadre e nel combinato. A partire dal 2009 diventa capitano della nazionale italiana di nuoto sincronizzato.
Ai Mondiali 2015 di Kazan’ ha vinto il bronzo nell’edizione inaugurale del programma tecnico del duo misto insieme con Giorgio Minisini. Con lo stesso Minisini ha poi vinto l’argento nella stessa specialità ai Campionati europei di nuoto 2016, ed ha ottenuto un altro secondo posto nel programma libero della gara a squadre. Alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 si piazza al 5º posto con la squadra italiana. Ai Mondiali 2017 ha vinto uno storico oro nel programma tecnico del duo misto in coppia con Giorgio Minisini. Battendo la Russia, cosa che non era mai riuscita a nessuno.
Il 21 dicembre 2017 ha ricevuto il Premio CILD per le libertà civili.
Terminati i Mondiali di Gwangju 2019, in cui ha vinto due medaglie d’argento nel duo misto insieme a Minisini, ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica esprimendo il proprio desiderio di diventare madre. Ed io ho molto apprezzato questa sua scelta perché ha dimostrato di non vivere solo per la sua passione ma di voler creare una famiglia.
A cura di Margherita B.
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