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La tragedia di Claudio Domino

7 Feb 2020

La Sicilia…una delle più belle regioni d’Italia, famosa per i suoi paesaggi, per i suoi cibi e per le persone che ne abbelliscono, ma anche ne degradano l’immagine. Purtroppo la Sicilia è conosciuta anche per il fenomeno criminale della Mafia presente nell’isola. Abbiamo conosciuto storie di famiglie distrutte dalla mafia, che, nonostante le minacce, hanno la forza di raccontare le loro tragiche esperienze. Una di queste è la famiglia Domino. Claudio aveva solo 11 anni quando venne ucciso, sua mamma si ricorda bene quella mattina del 1975 e mai la dimenticherà.

Quest’anno a scuola abbiamo incontrato Graziella, la mamma di Claudio, che ci ha raccontato il fatto. Era una semplice mattina, ma appena sentì lo sparo dopo l’uscita di casa del figlio capì subito cosa fosse successo. Si precipitò immediatamente vicino al piccolo corpo sdraiato per terra di suo figlio, che con uno sguardo dovette salutare per sempre sua madre e la sua vita, in quella terra che gli voltò le spalle, in quel mare di cattiveria che era Palermo. I genitori di Claudio ci posero una domanda: “Voi come avreste reagito al posto nostro? Vi sareste vendicati?” La maggior parte di noi disse che si sarebbe vendicata, lo ci risposero disse che la vendetta è il peggior modo di reagire in questi casi: “Sarebbe stato troppo semplice” affermarono. Continuarono dicendo che così avrebbero alimentato la rabbia, invece il miglior modo per combattere è la giustizia. Loro avevano fatto così, ci dissero che da più di 40 anni loro cercano di fare giustizia per loro figlio e ancora non ci sono riusciti, ma solo inseguendo quella speranza di legalità ed onestà arriveranno nel loro intento. Dobbiamo imparare fin da piccoli a combattere il fenomeno mafioso ed educare tutti per evitare che il fenomeno possa di nuovo prendere il sopravvento.

La storia di Claudio Domino e della sua famiglia è rimasta impressa nei nostri cuori e difficilmente riusciremo a dimenticarla.

Francesco Fontana, Giuseppe Renda, Carla Amella (3^B)


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